Is Cuccureddus: la villa simbolo di Soru ora è di un Picasso

Villa Renato Soru Villassimius

Renato Soru ha venduto la sua storica villa di Is Cuccureddus, nel sud-est della Sardegna, per 15,5 milioni di euro a Richard Widmaier Picasso, nipote diretto del celebre pittore. L’operazione ha consentito all’imprenditore e politico sardo di evitare l’asta giudiziaria sulla sua abitazione di Cagliari, legata a un debito di 7 milioni con Intesa Sanpaolo.

La notizia è già di per sé rilevante: un nome importante, una cifra alta, un luogo esclusivo. Ma ciò che rende questa vendita qualcosa di più di una semplice operazione immobiliare è l’intreccio di biografie, visioni e simboli che la attraversano.

Un’idea di futuro con radici profonde

Renato Soru non è solo il fondatore di Tiscali o un ex presidente della Regione Sardegna: è stato, per molti, il volto di un’idea ambiziosa e controcorrente. Quella che anche un’isola apparentemente periferica potesse diventare un avamposto di innovazione e sostenibilità.
La villa affacciata sulla baia di Is Cuccureddus, costruita nel 2003, rappresentava quella visione: sobrietà architettonica, rispetto del paesaggio, integrazione tra progresso e terra. Una scelta lontana dai resort seriali e dal turismo di massa.

Con il passare degli anni, però, l’ambizione si è scontrata con una realtà economica e politica sempre più rapida e aggressiva. Il sogno ha ceduto spazio a urgenze più concrete.

Una proprietà simbolica

La villa è composta da 600 metri quadri, più una dépendance, un frutteto, due vigneti e un approdo privato. Circondata da 40 ettari di terreno, si affaccia su una delle insenature più suggestive della costa sarda.
Nel 2012 Sotheby’s l’aveva messa sul mercato per 24 milioni di euro, ma non ci furono acquirenti. Dodici anni dopo, la firma è arrivata in silenzio, da un nome che richiama un’intera epoca dell’arte contemporanea.

Il Picasso che preferisce il silenzio alla ribalta

Richard Widmaier Picasso è poco noto al grande pubblico, ma il cognome che porta parla da sé. Uomo riservato, collezionista, interessato ai processi culturali più che ai riflettori, sembra intenzionato a trasformare la villa in una residenza d’artista. Un luogo di incontro, ricerca e dialogo creativo.
Un’idea che, in modo quasi sorprendente, si riallaccia allo spirito con cui la villa fu concepita.

Denaro e discrezione

La vendita arriva in un momento delicato per Soru. L’asta giudiziaria sulla sua casa di Cagliari era fissata per il 10 giugno. La cessione della proprietà a Villasimius ha rappresentato un’ancora di salvezza.
Una vicenda che mette a nudo il lato meno visibile della crisi finanziaria, tra patrimonio personale e visioni in bilico.
Il capitalismo, in questa storia, ha due volti: quello spietato delle banche e quello silenzioso delle dimore simboliche. Nessuno scandalo, nessuna dichiarazione pubblica. Solo una transazione carica di significato.

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