Joint Stars, Di Nolfo (Uniti Todde): "Il logo della Regione non l'avrei concesso"

Valdo Di Nolfo

Alle critiche già espresse da Francesco Agus sull’utilizzo delle forze armate per sopperire alle carenze della sanità pubblica, si aggiunge ora la voce di un altro consigliere regionale di maggioranza: Valdo Di Nolfo. Il tema è l’esercitazione militare “Joint Stars”, accompagnata da una serie di iniziative collaterali – screening pediatrici, distribuzione di piantine, pasti gratuiti – organizzate anche grazie al patrocinio ufficiale della Regione Sardegna.

È proprio su questo punto che Di Nolfo prende una posizione chiara:

“Se fossi stato nella posizione di decidere, non avrei concesso il patrocinio. Non sosterrei con l’autorevolezza della Regione questo tipo di iniziative.”

No alla propaganda

Il consigliere contesta la scelta di legare istituzionalmente l’immagine della Regione a operazioni che, secondo lui, non sono neutre ma veicolano un messaggio preciso di tipo militare, con finalità comunicative. “Abbiamo bisogno di sanità pubblica, di un approccio che parli di pace. Non di propaganda, né di militari nelle scuole.”

Di Nolfo specifica però che in politica non si decide da soli, e che le scelte avvengono attraverso confronti e concertazioni: “Bisogna essere coerenti con le proprie idee, ma il mondo di una sola persona non è democrazia. Le decisioni si prendono insieme, e questo va rispettato.”

Attività parallele discutibili

Come Agus, anche Di Nolfo distingue l’esercitazione in senso stretto dalle attività parallele, ma è proprio su queste ultime che concentra la sua critica: “Non è il fatto che ci sia una simulazione militare, ma tutto ciò che viene costruito intorno, con messaggi che cercano di legittimare un modello. E la Regione non dovrebbe rafforzarlo con il proprio logo.”

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