La sala del Consiglio comunale di Oristano cade a pezzi: l'assise si trasferisce in teatro

Sala degli Evangelisti – Aula consigliare di Oristano

La sala degli Evangelisti a palazzo degli Scolopi, storica sede del Consiglio comunale di Oristano, rimarrà chiusa ancora a lungo e si trasferirà in via Ciutadella de Menorca al teatro San Martino.

Dopo l’allarme scattato a giugno 2024 per rumori sospetti provenienti dal soffitto in cartongesso dell’aula comunale, la sala è stata dichiarata inagibile. Un’indagine ha rilevato problemi strutturali e la caduta di alcuni calcinacci che hanno colpito il controsoffitto in legno sottostante, rendendo necessaria la chiusura dell’aula.

L’assenza di ditte specializzate disponibili a eseguire gli accertamenti ha bloccato ogni intervento. Il soffitto, che potrebbe nascondere elementi artistici di interesse storico, richiederà lavori complessi sotto la supervisione della Soprintendenza ai beni culturali.

Da sette mesi, le sedute del Consiglio comunale di Oristano si stanno svolgendo in Via Carboni, nell’aula del Consiglio provinciale, inutilizzata da quando i consigli provinciali sono stati sciolti, ormai 10 anni fa.

Nel frattempo, il Comune ha individuato nel teatro San Martino l’unica soluzione praticabile. Dopo un sopralluogo guidato dal presidente del Consiglio, Peppi Puddu, e dai tecnici comunali, la sala è stata giudicata idonea, sebbene necessiti di adeguamenti. Gli interventi, realizzabili in poche settimane, consentiranno di trasferire le sedute del Consiglio a partire dal mese di aprile.

Dalla sinagoga alla scuola degli Scolopi

La volta del Comune di Oristano potrebbe nascondere aspetti di grande interesse storico in quanto potrebbe celare decorazioni e dettagli architettonici originali dell’epoca di costruzione. 

La struttura, infatti, è parte di un complesso storico che ha visto diverse trasformazioni nel corso dei secoli. Il soffitto potrebbe conservare elementi decorativi e costruttivi che testimoniano le tecniche e gli stili adottati dai vari ordini religiosi e amministrativi che hanno utilizzato l’edificio, offrendo così importanti informazioni per ricostruire la storia architettonica e culturale della città.

Originariamente l’edificio era una sinagoga, luogo di culto per la comunità ebraica di Oristano. 

L’occupazione spagnola portò alla loro partenza e, dal XVII secolo, l’edificio passò sotto la cura dei Padri Scolopi. Nel 1650, i gesuiti tentarono di fondare una scuola nel convento, un obiettivo finalmente raggiunto nel 1682 con l’apertura dell’Istituto Scolopio. La scuola rimase aperta fino al 1866.

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