Lavoro e ambiente in pericolo, la lentezza della Regione rischia di distruggere Nieddittas

La presa a mare del bacino idrico di Nieddittas

La primavera. Questo è tutto il tempo che rimane a Nieddittas per tentare il salvataggio della cooperativa. Uno dei principali produttori di cozze in Sardegna e in Italia, noto per la qualità del prodotto e per un controllo rigoroso lungo tutta la filiera, dall’allevamento alla commercializzazione, potrebbe sparire entro questa estate. Motivo: la pigrizia e la lentezza della Regione. Si spendono centinaia di milioni di euro, in Sardegna, per tutelare l’agroalimentare, per finanziarlo e sostenerlo, per impedire la chiusura di aziende che altrimenti sarebbero fallite già da anni. E poi non si riesce ad eseguire un semplice intervento di bonifica con una draga e qualche operario per salvare un’azienda molto nota, forte, che ha saputo portare valore aggiunto nell’asfittica filiera sarda.

Il problema tecnico

Da anni la Cooperativa Pescatori Arborea, che gestisce il marchio Nieddittas, sta lanciando l’allarme: la presa a mare del compendio ittico di Corru Mannu si sta interrando progressivamente, mettendo a rischio l’intero sistema di depurazione delle cozze e la sopravvivenza di un’eccellenza dell’acquacoltura sarda. L’acqua marina non riesce più a fluire nel canale, e senza di essa il sistema non può funzionare. Se non si interviene in tempi strettissimi, le conseguenze saranno devastanti: non solo oltre 200 posti di lavoro sono in pericolo, ma anche l’ecosistema lagunare potrebbe subire danni irreparabili. Tutto è stato spiegato in maniera precisa e dettagliata anche in una relazione tecnica, firmata dall’ingegnere Gianni Porcu, poi inoltrata alla Regione lo scorso 28 gennaio.

La giunta Solinas, cieca e sorda

Eppure la Regione Sardegna è stata avvertita da tempo. Già durante la giunta Solinas, l’azienda aveva inoltrato segnalazioni ufficiali e perizie tecniche che documentavano il disastro imminente. Risultato? Silenzio assoluto. Nessuna risposta, nessun intervento. L’immobilismo dell’amministrazione precedente ha lasciato il problema incancrenirsi, portando la situazione a livelli critici.

I soldi ci sono, il cantiere no

Con l’arrivo della giunta Todde, ci si aspettava un cambio di passo. In effetti, qualcosa si è mosso: è stata approvata una delibera regionale (51/26 del 18.12.2024) che stanzia 8 milioni di euro per gli interventi nei compendi ittici sardi. La gestione dell’operazione è stata affidata all’Agenzia AGRIS, con i Consorzi di Bonifica incaricati di attuare i lavori. Ma a quasi un anno dall’insediamento della nuova giunta, tutto è ancora fermo. Il tempo scorre, il canale continua a riempirsi di detriti e la burocrazia regionale si muove con la velocità di un pachiderma in letargo.

L'Sos di Caterina Murgia

Due settimane fa, il Direttore Generale dell’Assessorato all’Agricoltura, Dott. Cicalò, ha effettuato un sopralluogo sul posto. Ha visto con i suoi occhi la situazione, ha toccato con mano l’emergenza. Ma la reazione della Regione? Ancora nulla di concreto.

Il problema è noto da anni e, nonostante il finanziamento esista, la macchina amministrativa è impantanata. Manca la convenzione con il Consorzio di Bonifica, manca la pubblicazione della norma sul Buras, manca qualsiasi segnale di intervento imminente.

Caterina Murgia, amministratrice di Nieddittas, spiega: “I lavori devono essere terminati entro l’estate, oppure per noi sarà la fine. E nel frattempo, in ogni caso, è necessario che la Regione autorizzi un intervento urgente con qualche espediente di emergenza per far sopravvivere l’ecosistema”. Probabilmente basterebbe una motopompa. Tutto qua. Ma non arriva: questo è il potere distruttivo di una burocrazia inefficace.

Una battaglia per salvare l'ecosistema naturale

La battaglia che Nieddittas sta combattendo non è solo economica ma anche ecologica. È una questione di lavoro, ambiente e sopravvivenza di un settore intero. Eppure, mentre la cooperativa lotta per non affondare, la Regione resta incagliata tra delibere, norme da pubblicare e rimpalli di responsabilità. Cosa si aspetta?

La giunta Todde ha ereditato una situazione disastrosa dalla precedente amministrazione, ma dopo un anno non ci sono più scuse. O si interviene ora, o Nieddittas rischia di diventare l’ennesima eccellenza sarda lasciata morire tra l’indifferenza della politica e la paralisi della burocrazia.

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