Lorenzo Etzi: il giovane talento sardo della serie A di futsal conquista la Coppa Italia

Copertina Lorenzo Etzi

Ha vinto la Coppa Italia 2024-2025 di calcio a 5, gioca in serie A ed è da ormai due anni un giocatore della Nazionale italiana. Lorenzo Etzi, 22 anni, di Quartucciu, racconta il suo percorso, partendo dal suo primo approccio con il futsal sino alla vittoria del primo trofeo nazionale con la maglia della Feldi Eboli.

Quando hai capito che potevi arrivare concretamente in serie A?

Il mio percorso nel futsal inizia a 16 anni nell’Ffc di Cagliari. Sin da bambino, fare il calciatore è sempre stato il mio desiderio più grande. Il secondo anno di attività, nel 2020, con l’approdo alla Leonardo C5 di Cagliari, posso definirlo l’anno della maturazione e della consapevolezza: ho cambiato la mia mentalità e l’approccio a questo sport, eliminando tutto ciò mi potesse distrarre dalla mia vita sportiva. Quell’anno ho capito che volevo fare sul serio e, grazie al mister Toni Petruso, ho esordito nel campionato di Serie A2.

Nelle squadre in cui hai giocato in questi anni, c’è qualcuno che pensi sia stato fondamentale per la tua crescita ed esplosione?

Sicuramente Andrea Barbarossa, mio allenatore in due diverse occasioni: all’Ffc in under 19 e nella mia prima stagione in Serie A nel 360GG Futsal. Lui è davvero una persona con tanta fame e voglia di tirare fuori dai suoi atleti il loro massimo potenziale. Ha avuto una grande carriera da calciatore e, con il suo vissuto, vuole trasmettere tutto quello che può ai suoi ragazzi.
All’età di 16 anni ero però ancora troppo giovane, non capivo cosa volesse trasmettermi. Questa incomprensione ci ha portati diverse volte a scontrarci. Quando ci siamo ritrovati al 360GG Futsal nel 2023, era già tutto risolto e ho avuto modo di apprendere tutti i suoi consigli con più facilità.

Nel 2023, arriva la prima chiamata della nazionale maggiore. Come ti sei sentito quando l’hai saputo?

La notizia è stata totalmente inaspettata. Quando ho visto la convocazione sul cellulare, non ci potevo credere, ho iniziato a saltare sul divano di casa mia dalla gioia. Il giorno che ho indossato per la prima volta la casacca azzurra, è stato un momento magico. Ho incontrato i più grandi giocatori del futsal italiano e, con umiltà, mi sono inserito a piccoli passi nel gruppo di mister Bellarte.

Oltre a essere un giocatore di serie A di calcio a 5, sei anche stato un giocatore di beach soccer. Come entri in questo ambiente? Qual è la miglior soddisfazione che ti ha dato questo sport?

L’ambiente del beach soccer l’ho conosciuto grazie al mio amico Roberto Boi, mio ex compagno alla Leonardo. Ho iniziato nell’under 19, giocando per tre anni con il Cagliari Beach Soccer. La soddisfazione più grande è stata sicuramente la chiamata in Nazionale. Non ho potuto accettare la convocazione per questioni contrattuali legate alla mia società di serie A di futsal del tempo.

In vari contesti hai mostrato il rapporto speciale con tuo padre. Cosa vi unisce particolarmente?

Sento che è come se giocassi un po’ per lui. So quanto gli piace vedermi giocare e quanto sia orgoglioso di me. Mi ha sempre stimolato a essere ambizioso e puntare sempre più in alto.

Alla fine di questo marzo vinci il tuo primo trofeo nazionale con la Feldi Eboli. Cosa ha rappresentato per te questa vittoria?

E’ un punto di partenza. E’ un trofeo che sento mio, sono stato protagonista durante tutto il cammino ed è stata un’enorme soddisfazione personale e di squadra.

Che obiettivi hai per il futuro?

Mi auguro di continuare la mia carriera nel futsal, vincendo sempre di più e raggiungendo tutti gli obbiettivi che mi si porranno davanti. Non sento di avere limiti sportivi. Sogno un titolo con la Nazionale.
Per quanto riguarda la mia vita fuori dallo sport, si tratta di una domanda a cui non so dare una risposta nell’immediato. Sicuramente mi auguro sempre di stare in salute, come lo auguro alla mia famiglia e ai miei amici.

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