Porto Rotondo capitale del mare: la Fiera Nautica di Sardegna cresce ancora

Porto Rotondo

Con oltre 200 imbarcazioni, 160 espositori e circa 20.000 visitatori attesi, la quarta edizione della Fiera Nautica di Sardegna conferma la crescita del settore marittimo regionale. L’evento, in programma questa settimana si concluderà domenica 4 maggio. Si svolge nella Marina di Porto Rotondo, oggi uno dei centri nevralgici della nautica nel Mediterraneo.
Nata nel 2021, la fiera ha raddoppiato le sue dimensioni in soli quattro anni. A organizzarla è CIPNES Gallura, con il sostegno della Regione Sardegna, del Comune di Olbia, di Confindustria Nautica e delle università locali.
L’obiettivo dichiarato è duplice: rafforzare il ruolo della Sardegna come nodo stabile della filiera nautica internazionale e trasformare l’evento in una piattaforma per innovazione, formazione e sviluppo sostenibile.

Una crescita strutturale

Secondo i dati di CIPNES Gallura e UniOlbia, nel 2023 la Sardegna contava 1.885 aziende nautiche attive, con un fatturato complessivo di 403 milioni di euro e oltre 2.250 addetti diretti. La Gallura rappresenta il baricentro produttivo del settore: detiene il 37% dei posti barca dell’isola e ospita un distretto industriale articolato tra Olbia, Arzachena e Porto Rotondo.

Nel solo distretto di Olbia operano circa 90 imprese. Tra le principali, Novamarine ha registrato un fatturato di 20,9 milioni di euro nel 2023, Maori Yacht ha superato i 15 milioni, mentre G-Tender ha raggiunto quota 3,5 milioni. La zona continua ad attrarre investimenti, sia in ambito civile sia nel settore difesa, con ricadute anche sulla logistica e sul turismo di fascia alta.

Superyacht e indotto globale

Tra il 2018 e il 2023, sono stati registrati oltre 16.000 transiti di superyacht, ovvero imbarcazioni superiori ai 24 metri, tra Porto Cervo e Porto Rotondo. Uno studio condotto da UniOlbia e Confindustria Nautica ha individuato 326 unità, per un valore stimato complessivo di 16,4 miliardi di dollari. Si tratta del 21% dell’intera flotta mondiale. Questo segmento genera un indotto ad alto valore aggiunto: dai cantieri di refitting ai servizi per gli equipaggi, dalla fornitura tecnica alla logistica personalizzata.

Più di una vetrina

La fiera non si limita a presentare yacht. Il programma include oltre dieci talk tematici dedicati alla nautica sostenibile, alle tecnologie emergenti, alla formazione e all’internazionalizzazione. Accanto alle attività di business, il Villaggio Insula propone un’esperienza gastronomica a filiera corta, puntando sulla promozione dei prodotti locali in chiave turistica e culturale.

“Vogliamo che Porto Rotondo diventi il cuore di un distretto nautico mediterraneo all’avanguardia”, ha dichiarato Livio Fideli, presidente di CIPNES Gallura. “Serve una visione comune, che unisca istituzioni, imprese e ricerca.”

Il contesto italiano

L’Italia è attualmente il primo produttore mondiale di superyacht, con il 51% degli ordini globali, secondo il Global Order Book 2024 di Boat International. Il rapporto “La Nautica in Cifre 2024”, pubblicato da Confindustria Nautica e Fondazione Edison, segnala un comparto in forte espansione. Nel 2023, il fatturato dell’industria nautica italiana ha raggiunto 8,3 miliardi di euro, con un export superiore a 3,5 miliardi, pari al 90% della produzione totale. Il 75% delle imprese prevede una crescita nel 2024; di queste, la metà stima un incremento superiore al 10%.

La Fiera Nautica di Sardegna guarda oltre il calendario annuale. L’obiettivo è costruire un hub stabile, che colleghi la Sardegna alla rete internazionale dell’economia del mare. In primo piano ci sono la transizione ecologica, l’innovazione tecnologica e il coinvolgimento delle nuove generazioni di professionisti del settore.

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