Sanità territoriale: via libera alla farmacia dei servizi ideata da Federfarma

8 Maggio 2025

Farmacia dei Servizi

La Sardegna si prepara ad avviare la rete delle “farmacie dei servizi”, un modello innovativo già attivo in altre regioni italiane. Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio regionale, accogliendo la proposta di Carla Fundoni (Pd), approvando un ordine del giorno “che impegna la Giunta ad attuare quanto previsto dalla legge nazionale e dal PNRR”. Il provvedimento era nato in commissione Sanità, presieduta da Fundoni, a seguito dell’audizione del sindacato dei farmacisti

L’obiettivo è chiaro: rafforzare l’assistenza territoriale, soprattutto nelle aree interne e disagiate, dove le farmacie rappresentano spesso l’unico presidio sanitario. La “farmacia dei servizi” prevede l’erogazione di prestazioni di prima istanza (come autoanalisi, monitoraggi, prenotazioni sanitarie), l’uso della telemedicina, e la presa in carico dei pazienti cronici. Una vera estensione della medicina di prossimità, pensata per decongestionare gli ospedali e ridurre i tempi d’attesa.

Il ruolo di Federfarma

Fondamentale, in questo passaggio, è stato il ruolo di Federfarma Sardegna, che ha sollecitato istituzioni e Commissione per il pieno recepimento della “farmacia dei servizi” sull’isola. In Sardegna sono oltre 600 le farmacie operative, molte presenti anche nei centri più piccoli. La loro integrazione nel sistema sanitario pubblico viene ora formalmente riconosciuta come strategica. La Giunta regionale dovrà definire un piano operativo, sostenuto da fondi del PNRR e risorse regionali, e promuovere sperimentazioni sul territorio. Fondamentale sarà anche la formazione dei farmacisti e il monitoraggio dei risultati.

Resta da chiarire un nodo essenziale: quali e quanti fondi saranno effettivamente stanziati per sostenere il progetto. Per ora, però, la direzione è tracciata: la farmacia sarda si prepara a cambiare volto. Nella prossima manovra finanziaria, invece, il Consiglio inserirà le risorse.