Turismo extra alberghiero in Sardegna: 6.500 imprese artigiane al servizio di 37.000 strutture ricettive

Oltre 6.500 imprese artigiane, più di 16.000 addetti e un settore, quello del turismo extra alberghiero, che in Sardegna conta 37.000 strutture tra bed & breakfast, agriturismi e case vacanze. Numeri che raccontano un’economia in crescita e un’opportunità strategica per l’artigianato locale.

Lo ha confermato Confartigianato Sardegna durante Extra 2025, il salone nazionale del turismo extralberghiero in corso a Cagliari. Dai dati presentati emerge che quasi un’impresa artigiana su cinque in Sardegna è coinvolta, direttamente o tramite l’indotto, nel settore turistico.

Chi spinge di più

I comparti più forti? L’agroalimentare, con 1.567 imprese specializzate nella produzione di cibo e bevande d’eccellenza, e la ristorazione, con oltre 1.900 attività tra ristoranti, pizzerie e bar. A questi si aggiungono le 1.169 aziende dedicate al trasporto e le 1.352 imprese manifatturiere che portano avanti la tradizione artigiana sarda, dalla ceramica all’oreficeria.

Una sinergia da tutelare

“La sinergia tra artigiani e strutture extra alberghiere è la chiave per un turismo di qualità, sostenibile e radicato nel territorio”, ha dichiarato Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Sardegna. L’obiettivo? Creare un sistema economico solido e diffuso, trasformando l’ospitalità in un motore di crescita per l’intera isola.

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