Un settore che traina, ma resta senza conducenti: l’autotrasporto sardo in affanno

Autotrasporti

Con oltre 5mila imprese, 23mila addetti e un fatturato di 2,2 miliardi di euro, l’autotrasporto merci in Sardegna rappresenta uno dei comparti più strategici dell’economia regionale. Nonostante le difficoltà, il settore non si ferma: investe nella sostenibilità ambientale, riorganizza le flotte e affronta le nuove sfide della logistica contemporanea. Tuttavia, a frenare la crescita è la grave carenza di personale qualificato.

A fotografare la situazione è l’ultima analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, basata su dati UnionCamere-Infocamere del primo trimestre 2025. Le imprese attive nell’isola sono 4.109, di cui più della metà artigiane (50,5%), una quota ben superiore alla media nazionale (46,5%). Il settore contribuisce al 7,4% del valore aggiunto regionale, con una media di 6,2 addetti per azienda.

Cresce l’impegno green, ma con fondi propri

Nel 2024, le aziende sarde dell’autotrasporto hanno accelerato sulla transizione ecologica, registrando un +16,7% nelle immatricolazioni di veicoli a basse emissioni. Ma a fronte dell’impegno, le risorse pubbliche scarseggiano: il 72% degli investimenti è stato coperto con capitali propri.

“Le nostre imprese si stanno muovendo con decisione verso la sostenibilità – afferma Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Sardegna – ma non possono affrontare da sole una trasformazione così profonda. Servono fondi, incentivi e una strategia chiara a livello nazionale ed europeo”.

Manca il 57% dei conducenti richiesti

Il problema più urgente, però, resta la drammatica carenza di autisti: le imprese segnalano difficoltà a reperire il 57% delle figure professionali previste. Una situazione che rischia di rallentare, se non bloccare, intere filiere produttive e logistiche. “È un’emergenza nazionale che in Sardegna assume contorni ancora più critici – denuncia Daniele Serra, segretario di Confartigianato Sardegna – Dobbiamo intervenire subito con incentivi per le patenti professionali, sgravi per le assunzioni e soprattutto un cambio di mentalità. Il mestiere dell’autotrasportatore va valorizzato, anche in chiave femminile”.

Rincari, instabilità e isolamento insulare

Alle difficoltà interne si sommano quelle esterne. Il comparto è stretto tra l’aumento dei costi energetici, il caro carburanti e l’incertezza geopolitica internazionale. In un territorio come la Sardegna, dove oltre l’80% delle merci viaggia su gomma e via nave, ogni variazione nei prezzi si riflette direttamente sui bilanci delle imprese.
“Le aziende sono schiacciate da costi crescenti e regole sempre più complesse – conclude Meloni – ma continuano a svolgere un ruolo essenziale per l’approvvigionamento dell’isola. Senza autotrasporto, si blocca l’intera economia regionale”.

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