
“La Sardegna è sempre più irraggiungibile. Fino a 612 euro per il volo Linate-Alghero e ritorno.” È l’allarme lanciato da Sandro Usai, analista esperto di trasporto aereo, che monitora con attenzione le criticità del sistema di collegamenti da e per l’isola. E nei giorni immediatamente precedenti alla Pasqua, la situazione appare fuori controllo.
Nei giorni del 17 e 18 aprile – vigilia del weekend pasquale – non risultano più disponibili voli sulle tratte Linate-Cagliari e Linate-Olbia operate da Aeroitalia. Nessuna possibilità, quindi, per sardi e turisti di raggiungere l’isola in quelle date tramite i collegamenti della compagnia.
Qualche disponibilità resta su Ita Airways, ma a prezzi proibitivi. È lo stesso Usai a commentare con amarezza che il vettore nazionale “sembra più una farmacia che una compagnia aerea”, per via delle tariffe alle stelle. Un esempio: per volare da Milano ad Alghero giovedì 17 aprile in mattinata e rientrare martedì sera, il costo può arrivare fino a 610 euro. Anche scegliendo la formula più economica, senza bagaglio in stiva, il biglietto andata e ritorno costa comunque 480 euro.
Una situazione che riaccende le polemiche sulla continuità territoriale, sull’accessibilità dell’isola e sul diritto alla mobilità, specialmente nei periodi di alta domanda. E mentre la stagione turistica si avvicina, cresce il timore che queste criticità possano pesare anche sui flussi in arrivo e sulla ripresa economica legata ai viaggi.
Per residenti, lavoratori pendolari e famiglie che vorrebbero tornare in Sardegna in occasione delle festività, il quadro attuale è semplicemente insostenibile. Un isolamento di fatto, che non può essere ignorato dalle istituzioni.
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