Bitti, ha un infarto: in farmacia lo scoprono e la salvano

La farmacia Delogu-Buffoni di Bitti

Un dolore al petto, la preoccupazione che possa essere qualcosa di serio, ma anche la convinzione (o forse, l’autoconvincimento) che forse non sia nulla di grave. Il pensiero probabilmente sarà stato lo stesso che tantissimi sardi fanno: “E se vado in pronto soccorso e poi scopro che è solo un problema di stomaco? Finisco per perdere la giornata, tanto vedrai che mi passa”.

A Bitti, una donna ha vissuto esattamente questo dilemma. Aveva un dolore sospetto, ma non sembrava così forte da giustificare una corsa in ospedale. È andata alla guardia medica, ha spiegato i sintomi e il medico l’ha invitata a farsi visitare in pronto soccorso. E in quel momento c’è da scegliere: il viaggio a Nuoro, l’attesa in pronto soccorso, poi gli esami e l’eventuale ricovero.

Così, come capita a molti, la donna ha scelto di soprassedere. Non voleva passare ore in ospedale per poi sentirsi dire che non era nulla. Ha preferito tornare a casa e aspettare che il dolore passasse da solo.

Solo un caso fortuito ha impedito che questa decisione si trasformasse in una tragedia.

L’infarto scoperto dalla farmacista

Sulla strada del ritorno, la donna ha incrociato un medico, che le ha suggerito un’opzione più immediata: “Se non vuoi andare in pronto soccorso, almeno fai un elettrocardiogramma in farmacia”.

Un’idea semplice, quasi banale, ma che ha cambiato tutto.

Convinta che potesse essere una soluzione rapida per togliersi ogni dubbio, la donna ha accettato. Entrata nella farmacia di Bitti, è stata accolta dalla farmacista Giuseppina Buffoni e dalla sua collega. L’elettrocardiogramma è stato eseguito subito e il tracciato è stato inviato ai medici del centro di riferimento.

Il responso è arrivato in pochi minuti: infarto in corso.

Non c’era più spazio per i dubbi, né per l’attesa.

Il sistema ha funzionato

La farmacista ha allertato immediatamente il 118. La paziente, che fino a pochi istanti prima pensava di poter rimandare i controlli, si è ritrovata al centro di una macchina dei soccorsi che si è messa in moto con precisione.

Da Bitti è partita un’ambulanza, che a metà strada ha incontrato una medicalizzata proveniente da Nuoro. La paziente è stata trasferita nel mezzo più attrezzato e portata d’urgenza in ospedale, dove i medici l’hanno subito operata.

L’intervento è riuscito. Qualche giorno dopo, la telefonata alla farmacia: “Grazie, mi avete salvato la vita”.

La farmacia dei servizi salva la vita

La storia di Bitti dimostra quanto sia importante avere accesso a servizi sanitari di prossimità. Se quella donna avesse deciso di tornare a casa senza fare l’elettrocardiogramma, avrebbe potuto accorgersi troppo tardi della gravità della situazione.

“Non è la prima volta che succede qualcosa di simile,” spiega Giuseppina Buffoni, la farmacista che ha seguito il caso. “Abbiamo già avuto pazienti che, dopo aver avvertito dolori sospetti, hanno scelto di farsi controllare qui da noi. In alcuni casi si è rivelato nulla di grave, in altri abbiamo potuto intercettare problemi seri e attivare i soccorsi in tempo. È una possibilità in più per chi non sa cosa fare, per chi ha paura di andare subito in ospedale e aspetta troppo”.

Le farmacie, grazie alla “Farmacia dei Servizi”, stanno diventando un punto di riferimento fondamentale per chi ha bisogno di un primo controllo, senza dover affrontare le lunghe attese ospedaliere.

Non si tratta solo di comodità, ma di una possibilità concreta di intercettare problemi seri prima che sia troppo tardi. Perché a volte, dietro un dolore apparentemente innocuo, si nasconde un’emergenza che non può aspettare.

prova
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