Cagliari, Casa Clàt ottiene per il secondo anno la Chiave Michelin

L’hotel dei fratelli Murgia nasce come omaggio alle radici familiari
Casa Clàt a Cagliari

Tutto è partito da un padre e da un ricordo. I fratelli Caterina e Claudio Murgia hanno voluto dare nuova vita al Palazzo Frau di viale Regina Margherita trasformandolo in un boutique hotel con nove suite, ristorante e giardino interno: Casa Clàt. Un progetto che nasce come omaggio familiare e insieme come investimento sul territorio. “Abbiamo dedicato questo luogo a nostro padre, aveva una pescheria a Cagliari gestita da mia madre: la nostra famiglia è partita da lì. Aveva vissuto la guerra, ci parlava spesso di quei tempi. Faceva la spola tra Marceddì e il capoluogo: comprava il pesce nell’Oristanese e poi lo rivendeva al mercato all’ingrosso” spiega Caterina Murgia, che poi aggiunge: “Casa Clàt è un modo per tenere viva la sua storia e restituire qualcosa alla città”. I Murgia hanno mantenuto stretto il legame con il mare e con l’economia ittica: Caterina è l’amministratrice delegata di Nieddittas.

A meno di tre anni dall’apertura, la Guida Michelin ha confermato per il secondo anno consecutivo la Chiave assegnata a Casa Clàt. Secondo gli esperti, il riconoscimento premia “la coerenza del progetto e la qualità dell’accoglienza”. La distinzione, riservata alle migliori esperienze di ospitalità italiane, colloca l’hotel tra le 19 strutture sarde incluse nell’edizione 2025.

La filosofia del progetto

La filosofia di Casa Clàt si esprime molto anche attraverso la cucina. “È basata sulla semplicità, sulla tradizione e sulla scelta delle materie prime – racconta Murgia – i prodotti ittici sono esclusivamente Nieddittas: per noi è una questione di coerenza e di identità”. Nel menu compaiono piatti come la zuppetta di cozze e arselle, i culurgiones artigianali e le patatine fritte casarecce, più volte citate per la loro qualità.

Accanto alla ristorazione, l’hotel promuove iniziative culturali e di incontro con il pubblico. Negli ultimi due anni ha ospitato la rassegna “Gli chef interpretano Nieddittas”, con cuochi sardi e italiani chiamati a reinterpretare i sapori dell’isola. Quest’anno si è aggiunta una rassegna letteraria nel giardino interno, nata per l’estate ma prolungata fino all’autunno per il successo di pubblico. “Cerchiamo di fare ospitalità in modo semplice e curato – conclude Murgia – vogliamo che chi arriva qui senta di trovarsi in un luogo vero, dove ogni dettaglio ha un senso”.

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