Caos in Aula sulla riforma sanitaria: Carnevale e divisioni rallentano i lavori

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Tutta colpa del Carnevale. Del resto, si sa: ci sono giorni in cui i politici devono farsi vedere in “bidda” per mostrarsi all’elettorato. Un appuntamento da non mancare è sicuramente la sfilata di Carnevale. Sarà stata dunque la voglia di festa e la necessità di salutare gente a destra e a manca tra coriandoli e maschere, a provocare l’assenza di molti consiglieri regionali alla seduta di oggi. E pazienza se si discute di cose serie, tipo la sanità: l’argomento principe, il tema dei temi per i sardi.

Ma niente: la voglia di festa è stata troppo forte e l’assenza di troppi consiglieri di maggioranza (e anche dell’opposizione) ha messo a rischio l’intera seduta: il numero legale è mancato per ben due volte e alla fine tutto è stato rinviato a domani pomeriggio. Nonostante questo, è molto probabile che giovedì si giungerà ad approvare il provvedimento finale.

La cronaca della giornata

L’opposizione, guidata da Fratelli d’Italia, Sardegna 20Venti e Forza Italia, ha criticato duramente la giunta per la gestione del provvedimento, accusandola di non aver coinvolto adeguatamente i sindacati e gli ordini professionali nelle modifiche apportate alla legge.

Il capogruppo di FdI, Paolo Truzzu, ha chiesto il rinvio del testo in Commissione per ulteriori audizioni, proposta poi bocciata dalla maggioranza. Tuttavia, la stessa maggioranza ha mostrato evidenti segni di debolezza: al momento della votazione di un emendamento chiave, non è stato raggiunto il numero legale, determinando lo stop dei lavori.

La sanità può aspettare

Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale Umberto Ticca (Riformatori), che ha denunciato la mancanza di disciplina e serietà della maggioranza. Secondo Ticca, molti consiglieri, tra cui esponenti della stessa coalizione di governo, hanno disertato la seduta per partecipare ai festeggiamenti del Carnevale, dimostrando scarsa responsabilità istituzionale in un momento cruciale per la sanità sarda. “Una legge così importante non può essere affrontata con questa leggerezza. La maggioranza dovrebbe essere la prima a garantire la presenza in aula per approvare un provvedimento di questa portata”, ha dichiarato il consigliere.

Ticca ha inoltre sottolineato che l’assenza di coesione interna alla maggioranza ha favorito il caos, con alcuni consiglieri che, mal sopportando la riforma, avrebbero evitato di presentarsi per non esporsi politicamente. “Questa legge sta creando divisioni interne e si vede chiaramente che non tutti la condividono. Ma fuggire dall’aula non è una soluzione”, ha aggiunto.

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