
La siccità continua a devastare l’agricoltura sarda, lasciando aziende in difficoltà e terreni assetati. Coldiretti nord Sardegna alza la voce e chiama a raccolta agricoltori e allevatori: domani, a partire dalle 9:30, si terrà un sit-in di protesta di fronte alla diga del Cuga. L’obiettivo è chiaro: denunciare i danni causati dall’emergenza idrica e sollecitare le istituzioni affinché mettano in campo misure urgenti e concrete prima che la situazione precipiti ulteriormente.
Il problema della scarsità di acqua sta diventando sempre più grave e ha colpito in modo particolare il nord-ovest della Sardegna, soprattutto nelle campagne della Nurra.
I bacini idrici della zona sono al di sotto dei livelli di guardia e alcuni completamente prosciugati. Il caso più emblematico riguarda il bacino del Cuga, che fino a qualche anno fa rappresentava una risorsa cruciale per il comparto agricolo. Oggi questo bacino è vuoto ed è stato scelto come simbolo di una crisi che rischia di compromettere l’intero settore primario.
Coldiretti Nord Sardegna sceglie di agire. Domani, di fronte alla Diga del Cuga, si terrà un sit-in di protesta che vedrà la partecipazione dei vertici Coldiretti, agricoltori, allevatori, rappresentanti dei Consorzi di bonifica e dirigenti Anbi. L’obiettivo è chiaro: richiamare l’attenzione della Regione sulla gravità della situazione e chiedere interventi strutturali urgenti per salvare aziende e territori ormai al limite.
Dopo la manifestazione, una delegazione di Coldiretti incontrerà la Prefetta di Sassari, Grazia La Fauci, per esporre le criticità del settore agricolo e sollecitare risposte concrete da parte delle istituzioni.
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