Crolla l’occupazione giovanile a Cagliari, la Cgil lancia la campagna referendaria nazionale contro la precarietà

La presentazione del referendum Cgil

Precarietà record e occupazione in picchiata tra i giovani: il mercato del lavoro nella Città metropolitana di Cagliari lancia un allarme preoccupante. Nel 2024, l’occupazione degli under 29 crolla dal 40,3 per cento al 31,5 per cento, mentre tra i 15 e i 24 anni si passa dal 20,4 per cento al 12,8 per cento. A peggiorare il quadro, il 90,1 per cento dei contratti nella fascia under 29 è precario. Per le donne, il dato si ferma al 9 per cento di contratti stabili.

Per questo la Cgil di Cagliari parte proprio dal coinvolgimento dei giovani per aprire la campagna referendaria che il 12 aprile vedrà il sindacato impegnato in tutta Italia. A Cagliari, all’Exma, la Camera del lavoro dedicherà la giornata di apertura a studenti delle superiori e universitari con eventi teatrali, laboratori e casting sul tema del lavoro e della cittadinanza.

L'obiettivo del referendum Cgil

“L’8 e il 9 giugno possiamo cambiare le leggi che hanno distrutto il diritto del lavoro, dal Jobs Act in poi”, ha spiegato la segretaria generale della Cgil Cagliari, Simona Fanzecco. “Se vincerà il sì, milioni di lavoratori avranno da subito più stabilità e sicurezza.”

Dei cinque quesiti referendari, quattro riguardano il lavoro (ripristino dell’art.18, limiti ai contratti a termine, tutela nei licenziamenti e responsabilità sulla sicurezza), mentre il quinto propone di ridurre da 10 a 5 anni la residenza necessaria per richiedere la cittadinanza italiana.

Un mercato del lavoro troppo fragile

Nel frattempo, i numeri confermano la fragilità del mercato del lavoro locale: Cagliari, pur mantenendo il tasso di occupazione più alto della Sardegna (60,8%), è l’unica area che registra una contrazione rispetto al 2023. Cresce anche l’inattività, in particolare tra le donne.

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