Il Tar nega gli eurodeputati alla Sardegna

Parlamento europeo

La Sardegna resta senza rappresentanza nel Parlamento Europeo. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Luigi Marcialis, elettore di Cagliari, che contestava l’attuale sistema elettorale, ritenendolo penalizzante per l’isola. La sentenza conferma l’elezione di sei deputati siciliani nella circoscrizione “Italia insulare”, lasciando ancora una volta la Sardegna senza alcun rappresentante a Bruxelles.

Un sistema che esclude la Sardegna

Il ricorso chiedeva un riequilibrio nella distribuzione dei seggi, proponendo di assegnare un posto ai due candidati sardi più votati o di correggere il metodo di attribuzione per garantire una maggiore equità tra Sicilia e Sardegna.

Attualmente, la circoscrizione “Italia insulare” assegna otto seggi, distribuiti in base al sistema proporzionale. Con una popolazione tre volte superiore a quella della Sardegna, la Sicilia ottiene sistematicamente tutti i seggi disponibili. Il risultato? Nessun rappresentante sardo al Parlamento Europeo.

La decisione del Tar

Per i giudici, il ricorso non aveva basi sufficienti. La sentenza chiarisce che il sistema elettorale attuale, pur con le sue criticità, non prevede meccanismi specifici per garantire una rappresentanza territoriale più equilibrata.

“Non esiste alcun riferimento normativo che obblighi a introdurre un sistema di voto correttivo per assicurare una rappresentanza alla Sardegna”, si legge nella motivazione della sentenza.

Gli avvocati dei deputati eletti – Antonino Gerbino, Emanuele Passanisi, Francesco Passanisi, Giovanni Immordino e altri – hanno sostenuto che il ricorso fosse privo di fondamento, poiché non metteva in discussione la validità delle elezioni nel loro complesso, ma solo l’assegnazione dei seggi. Una strategia giudicata insufficiente dal tribunale, che ha confermato lo status quo.

Quale futuro per la Sardegna in Europa?

La decisione lascia la Sardegna in una posizione delicata: parte di una circoscrizione, ma senza alcuna rappresentanza. La questione riaccende il dibattito sulla marginalizzazione politica dell’isola e pone un interrogativo sempre più urgente: fino a quando la Sardegna potrà restare senza voce in Europa?

prova
Condividi

Articoli correlati