Intesa San Paolo destina solo l'1,5% del plafond nazionale alle imprese isolane

Presentazione dell’accordo tra Confidustria e Intesa San Paolo

Alle imprese sarde destinati 3 miliardi di euro, poco più dell’1,5 per cento del budget nazionale stanziato da Intesa San Paolo. Il programma mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028 di cui 40 miliardi di euro al Mezzogiorno. I dati sono stati forniti dall’ente finanziario durante la presentazione dell’accordo tra Intesa e Confindustria Sardegna. L’obiettivo dichiarato dalle due parti è quello di rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del Pnrr. I contenuti dell’accordo sono stati presentati nel dettaglio da Agostino Deiana, direttore commerciale imprese di Intesa San Paolo in Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo.

De Pascale: "Opportunità dalla Zes unica"

La Zes unica (Zona economica speciale unica) è un’iniziativa che offre incentivi fiscali alle imprese che operano nelle regioni del Mezzogiorno.
Nonostante la cifra destinata alla Sardegna rappresenti solo l’1,5 per cento del plafond nazionale, secondo Maurizio de Pascale, Presidente di Confindustria Sardegna «i 3 miliardi di euro destinati alla Sardegna sono una risorsa importante per sostenere la competitività del nostro sistema produttivo e rafforzare le filiere chiave dell’isola, a partire da quelle più innovative che registrano interessanti margini di crescita. Ma è soprattutto la Zes unica a offrire una leva formidabile per attrarre investimenti e valorizzare i nostri asset produttivi territoriali».

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