LA RUBRICA. Costruiamo un nuraghe da noi in otto mesi…senza colla e cemento

immagine nuraghe da A. Moravetti

Cari amici, abbiamo un po’ di tempo libero e uno spazio nell’orto? E allora dai…facciamoci un nuraghe e rinverdiamo i fasti dei nostri avi costruttori.

Cosa ci vuole e quanto tempo? Seguite le istruzioni e lo saprete: buon divertimento!

Un’ultima cosa: diversamente da Art Attack non servono i cilindri di cartone della carta igienica né la colla vinilica.

Individuate un’area libera di 12 per 12 metri quadri nel vostro orto; assicuratevi che sia facilmente raggiungibile dal cancello e che disponga di un’area adiacente (il parcheggio dietro il supermarket accanto a casa andrà benissimo) in cui stoccare gli ingredienti per il gioco.

Prendete una corda intrecciata con fibre vegetali (le foglie di asfodelo vanno benissimo) lunga una decina di braccia; piantate un piolo nel terreno al centro dell’area individuate e legateci la corda; tagliate un ramo alla lunghezza di un braccio; misurate otto braccia sulla corda partendo dal piolo e fate un nodo; tracciate un cerchio in corrispondenza del nodo; ripetete la procedura per una lunghezza di quattro braccia circa 2,25 m).

A questo punto abbiamo ottenuto la pianta del nostro nuraghe. Sì è vero, somiglia moltissimo alla pianta del nuraghe Sa Pedra di Macomer (cfr. Moravetti).

Mettiamoci al lavoro per il progetto

Ora dovrete decidere che materiale intendete usare. Abitate in periferia? Benissimo, allora non avrete difficoltà. Nella zona di Macomer? Fantastico, perché nel raggio di 300 m da casa vostra (in media) troverete tutto il materiale di cui abbisognate. Se così non fosse leggete fino alla fine e saprete come fare.

Contattate un amico, proprietario di quattro buoi per le due traccas che usa a carnevale e ditegli che volete fare un nuraghe nell’orto; se non vi manda immediatamente a quel paese, visto che ci siete, chiedetegli anche se ha tre amici che non hanno niente da fare (andranno benissimo tre operai in cassa integrazione che risparmieranno un sacco di soldi evitando di bere birra al bar) e fatelo venire a casa vostra;

Adesso prendete una quarantina di metri di corda intrecciata con fibre vegetali (bella robusta), quattro robusti pali di ginepro dritti e lunghi dieci braccia, sei o sette pali di ginepro da utilizzare come leva e come slitta;

Quando gli amici arrivano, dite loro che avete bisogno di portare qualche pezzo di trachite nel parcheggio del supermarket dietro casa, e mostrate loro l’elenco di figura 1;

Se per caso vi dicono che siete matto, fategli notare che in fondo si tratta di sassi non troppo grandi e specificate che i più grandi in assoluto (quelli da 1 metro cubo di media) sono solo 75 e devono essere allungati (ad esempio l= 2m; h=0,4m; d=0,7m) quindi più facili da movimentare di un cubo da un metro di spigolo.

Movimentare le pietre

Le pietre più ingombranti possono essere anche da 0,8 mc, oppure 0,7 mc, basta che siano di forma allungata e ragionevolmente piatte, e comunque ne servono poche;

Quando finalmente li avrete convinti (se avete un bel po’ di cannonau sarà più facile) spiegate loro che devono fare come segue: trovato il sasso devono sollevarlo con due leve ad un’estremità e poggiarla su un palo di ginepro lungo due braccia o poco meno; imbragarlo al palo e ripetere l’operazione con un altro palo (i pali vanno imbragati trasversalmente al senso della lunghezza alle due estremità).

Una volta che il masso è imbragato si solleva con due leve e si caccia sotto uno dei pali, orientato in direzione del parcheggio del supermarket; poi si ripete con un altro palo, disposto parallelamente al primo a distanza di un braccio; per tirarlo sui binari si usano i buoi; a questo punto si fanno tirare i quattro buoi e ci si muove; quando i pali sono stati percorsi, se ne mettono altri due, si prendono quelli rimasti indietro e si mettono davanti; se tutto va bene e non ci sono muretti a secco o altri ostacoli, si va facilmente ad una velocità di 200 m/h (includendo il tempo perso per l’imbragatura, anche se si va in pendenza, basta che non sia troppo accentuata).

Meglio l'uomo o il bue?

Naturalmente i vostri amici non dovranno iniziare dai sassi più grandi, lo faranno se li trovano vicini, altrimenti prenderanno quello che c’è spuntando di volta in volta dall’elenco, e facendo carichi da 1 metro cubo circa, che è un volume facile da trasportare; nel caso di pietre piccole (ad esempio da 300 kg, se ne prenderanno tre o quattro alla volta, usando una slitta.

A questo punto almeno uno degli amici si ricorderà che il nonno, quando aveva spietrato un campo per coltivare il grano, aveva usato i buoi per tirare via i massi di dimensioni più grandi, che erano più o meno come quelli che occorrono, e li aveva fatti semplicemente strisciare per terra trainandoli con i buoi; voi fategli notare che con la vostra tecnica si fa molto prima, perché si evita che i massi si piantino nel terreno; se non sono convinti, cercate altri amici, tanto oggi in Sardegna di gente in cassa integrazione ce n’è moltissima;

Mentre loro si allontanano, ricordatevi di ringraziare la Madonna del Rimedio perché nessuno (a causa del cannonau bevuto) ha pensato di domandarsi quanto tempo impiegheranno.

Dopo la fatica il meritato riposo

Per calcolare quanti giorni di lavoro serviranno per il trasporto, basterà moltiplicare la distanza media a cui si trovano i massi (300 metri, quindi parecchi anche più lontani) per la cubatura da trasportare (circa 842 mc), che risulta di 158 giorni se si lavora otto ore al giorno o 126 se si lavora dieci ore; naturalmente se avete molti amici e costituite due squadre (otto uomini, otto buoi), impiegherete 80 giorni oppure 65; ma se si usano quattro squadre (sedici uomini sedici buoi), allora i tempi si riducono a 40 giorni e 33 giorni; insomma: se avete molti amici (sedici non è un numero elevato), in un mese o poco più avete finito;

A questo punto avvertite il proprietario del supermarket che avrà qualche problemino per un po’ di tempo e partite per un viaggio alle Fiji, avendo l’accortezza di lasciare le chiavi della cantina a disposizione degli amici che portano i sassi;

Dopo un mese (voi avete molti amici e ne avete trovato sedici senza problemi) tornate a casa abbronzati da fare schifo e non trovate parcheggio al supermarket. La vostra riserva di Cannonau è esaurita e la casa è ridotta un disastro, ci sono bottiglie dappertutto e vostra moglie chiede il divorzio. A questo punto fate un salto al Rimedio per lasciare un ex voto e lungo il ritorno fermatevi ad ordinare un’autobotte di cannonau perché ne avrete bisogno: state per avviare la realizzazione del nuraghe.

Giovedì 19 dicembre la prossima, e ultima, puntata

prova
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