Missione Nonni: la Sardegna invita i pensionati canadesi a svernare nel Mediterraneo

“Pensionati canadesi, venite a trascorrere i mesi freddi in Sardegna: sarete sempre i benvenuti. Le porte delle nostre case e delle nostre strutture ricettive sono sempre aperte.” È questo il messaggio, semplice e accogliente, che dalla Sardegna attraversa l’Atlantico per raggiungere i pensionati del Canada. A lanciarlo sono i “colleghi” dell’ANAP Sardegna – l’Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato – che, con spirito pratico e sincero, offrono un’alternativa al classico svernamento nei soleggiati (e sempre più burocratici) Stati del Sud degli USA.
Ma c’è qualcosa, in questa iniziativa tanto concreta quanto fuori dall’ordinario, che sembra uscita da un vecchio episodio dei Simpson. Non da quelli recenti, frenetici e post-ironici, dove le gag si susseguono senza respiro e si dimenticano ancora prima della sigla. No: da una delle stagioni d’oro – l’ottava o la nona – quando la serie sapeva ancora farti ridere con idee così improbabili da sembrare vere, e così vere da sembrare improbabili.

Una di quelle trame surreali ma perfettamente plausibili, dove la diplomazia tra nazioni finisce nelle mani di un gruppo di nonni testardi e gentili. Persone che parlano piano, decidono con calma, e magari, tra una riunione e l’altra, si fermano a raccogliere le olive o a preparare il sugo della domenica.

Abe Simpson scopre la zona blu

Immaginate Abe Simpson, esasperato dalla burocrazia americana, che convince il Consiglio degli Anziani di Springfield a stringere un gemellaggio con un minuscolo villaggio sardo, incastonato tra colline silenziose e cieli puliti, dove si vive fino a 104 anni grazie a una dieta di pecorino stagionato, vino rosso e passeggiate lente.

Homer capisce solo che si può dormire dopo pranzo senza sensi di colpa. Marge, come sempre, ha dei dubbi (“Ma il maialetto… è cotto lentamente, vero?”). Bart falsifica il passaporto per spacciarsi per over 65 e accedere al buffet libero, a base di maialetto arrosto e seadas col miele di corbezzolo.

Lisa, invece, è entusiasta. Trasforma il viaggio in una ricerca sul campo sui centenari sardi, intervista le nonne ultraottantenni e prende appunti sul ruolo delle reti sociali intergenerazionali nel benessere cognitivo. A un certo punto, scopre che non lontano dal villaggio si costruirà l’Einstein Telescope, il più avanzato osservatorio sotterraneo per le onde gravitazionali in Europa. A quel punto decide che forse, da grande, non andrà a Harvard, ma a vivere in Barbagia.

Spoiler: è tutto vero

Ma la parte più sorprendente è che questa storia non è frutto di fantasia. È successa davvero. In Sardegna, un gruppo di pensionati ha deciso di invitare i coetanei canadesi a svernare sull’isola. Non per marketing, ma per spirito di accoglienza. “Il nostro vuole essere un messaggio di accoglienza, condivisione e fratellanza, che vuole andare oltre le questioni politiche – spiega Giovanni Antonio Mellino, presidente di ANAP Sardegna – ma anche un invito a conoscere la nostra splendida isola, che non ha nulla da invidiare agli Stati americani che si affacciano sull’oceano.” Un gesto semplice, genuino, nato da chi sa che la vera qualità della vita non si misura in gradi Fahrenheit, ma in pranzi lenti e porte aperte.

Sole americano ma con burocrazia inclusa

Negli Stati Uniti, infatti, le nuove normative sull’immigrazione temporanea stanno complicando la vita anche ai pensionati in cerca di sole. Per i canadesi che desiderano trascorrere più di 30 giorni in Florida o in Arizona – mete storiche del grande svernamento nordamericano – non basta più prenotare un volo e affittare un bungalow con vista campo da golf. Ad attenderli, ora, c’è un percorso a ostacoli fatto di registrazioni online, raccolta di dati biometrici, impronte digitali, verifiche incrociate e documentazione dettagliata. Un’esperienza che, a detta di molti, assomiglia sempre più a una puntata di una serie HBO ambientata in un aeroporto: tensione costante, dialoghi surreali e la sensazione che, da un momento all’altro, qualcuno ti chieda se nascondi qualcosa anche se hai 75 anni, pantaloni di corti e creme solari.

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