Ristori al Montiferru, Solinas (Pd) punta il dito: “Serve una scossa”. L’assessore: “La situazione è sotto controllo”

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A quattro anni dal devastante incendio che ha colpito il Montiferru, molti agricoltori aspettano ancora i ristori. Ma il problema non riguarda solo le misure post-emergenza: «La Sardegna rischia di perdere 160 milioni di euro di fondi europei non ancora spesi – denuncia Antonio Solinas, presidente della Commissione Agricoltura –. I ritardi nelle istruttorie sono generalizzati. Serve una task force per accelerare subito». L’esponente Pd sta perdendo la pazienza: serve uno scossone a tutto il sistema.

L’assessore regionale all’Agricoltura Gian Franco Satta però smentisce: «Non mi risulta ci siano particolari ritardi. Il bando del primo insediamento 2017 è stato portato ad esaurimento, restano fuori solo i casi abbinati agli investimenti. Per i ristori del Montiferru siamo già all’85% delle istruttorie concluse».

Argea paga tardi, Laore è lenta con le pratiche

Ma secondo Solinas non basta. Il sistema sarebbe bloccato non solo per i ristori da calamità, ma anche per numerose altre misure legate allo sviluppo rurale. Le scadenze incombono: il 95% dei fondi della vecchia programmazione deve essere speso entro il 30 giugno, il restante 5% entro fine anno. «Argea non regge il carico – accusa –. Il sistema informatico SIAR-SIAN è inaffidabile, mancano tecnici, Laore ci mette troppo tempo a istruire le pratiche, che poi una volta fatte si accumulano. Intanto gli agricoltori aspettano da anni».

Da qui la proposta di riforma: unificare le agenzie agricole in un unico soggetto regionale con funzioni distinte, potenziare l’infrastruttura informatica e rafforzare il personale. «È una situazione di emergenza assoluta e io sono molto preoccupato” conclude il consigliere del Pd.

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