Sant’Elia si racconta: fino a domenica, tre giorni di incontri al Lazzaretto di Cagliari

Lazzaretto Cagliari

Dal 9 all’11 maggio, il quartiere di Sant’Elia sarà protagonista di un evento pubblico che riunisce cultura, servizi, relazioni sociali e pratiche di comunità. Intitolato “Sant’Elia si racconta – Cibo e Comunità”, l’evento si svolgerà negli spazi del Lazzaretto di Cagliari e proporrà tre giornate aperte alla cittadinanza, costruite attorno a un’idea condivisa: raccontare un territorio attraverso le persone che lo abitano, lo curano e lo trasformano ogni giorno.

L’iniziativa è promossa dalla Cooperativa Sociale La Carovana e dall’Accademia del Buon Gusto, in collaborazione con ASPAL – Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro. È il risultato di un percorso di co-progettazione che ha coinvolto istituzioni, associazioni e cittadini in un lavoro di ascolto e costruzione condivisa.

Il 9 maggio: le opportunità in mostra

La prima giornata, oggi 9 maggio, è dedicata all’incontro tra cittadini e servizi. “Sant’Elia si presenta – Fiera delle Opportunità” porterà al Lazzaretto oltre trenta realtà attive sul territorio: cooperative sociali, enti pubblici, sportelli informativi, gruppi culturali e ambientali. L’obiettivo è rendere visibili le risorse esistenti in ambiti diversi, dalla formazione al lavoro, dalla salute allo sport, dall’educazione al welfare, costruendo connessioni utili per chi cerca orientamento o nuovi punti di riferimento.

10 e 11 maggio: cibo, relazioni e identità

Il fine settimana sarà invece dedicato a “Cibo e Comunità”, due giornate in cui l’alimentazione diventa strumento di relazione, apprendimento e partecipazione. Il programma prevede laboratori, degustazioni, show cooking, spettacoli e momenti di riflessione condivisa. Le attività saranno pensate per coinvolgere pubblici diversi, dai bambini alle famiglie, dagli studenti agli anziani, in un contesto aperto e informale.

Il cibo, in questo contesto, non è solo tema gastronomico, ma forma di espressione culturale e linguaggio accessibile. Intorno alla preparazione e alla condivisione dei pasti si attivano pratiche di comunità che riguardano il riconoscimento reciproco, l’educazione, la cura.

Una comunità che prende la parola

L’evento è il risultato di un processo partecipativo costruito nel tempo. Un lavoro che ha coinvolto le persone nei luoghi dove vivono, ascoltando esperienze e bisogni, e trasformandoli in iniziative concrete. Sant’Elia non è presentata come “oggetto” del festival, ma come soggetto attivo: un quartiere che si racconta attraverso ciò che fa, le relazioni che coltiva, le visioni che condivide. Al centro non c’è un programma da seguire, ma un’esperienza da attraversare. La distanza tra centro e periferia non viene tematizzata, ma agita: superata, nella pratica quotidiana dell’incontro. Dal Lazzaretto, negli stessi spazi che storicamente hanno accolto passaggi e trasformazioni, prende forma una proposta collettiva. Una comunità si mostra, senza mediazioni, con strumenti propri. E invita chi vuole a entrare, ascoltare, partecipare.

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