
In Sardegna, le imprese vivono sempre più sotto la minaccia della criminalità. Nel solo 2023 sono stati denunciati 18.276 reati ai danni di attività economiche locali, una media di 15 delitti ogni 100 aziende attive. Un dato che fotografa un rischio costante per chi fa impresa sull’Isola, aggravato dalla rapida crescita della criminalità informatica.
A lanciare l’allarme è il report realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, basato su dati ISTAT e del Ministero dell’Interno. Il documento rivela come, tra il 2019 e il 2023, l’incidenza dei reati contro le imprese in Sardegna sia aumentata, seppur con ritmi più contenuti rispetto ad altre regioni, ma con una tendenza stabile alla crescita.
“I dati ci dicono che la criminalità non fa distinzioni – ha dichiarato Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Sardegna – anche le piccole imprese artigiane, officine, laboratori digitali e botteghe sono sempre più spesso nel mirino”.
I reati denunciati spaziano da furti, estorsioni, truffe e contraffazione a ricettazione, riciclaggio, danneggiamenti e usura. Tuttavia, l’aspetto più preoccupante è rappresentato dal cybercrime, che oggi costituisce quasi la metà dei reati denunciati: il 43,8% del totale, con una netta prevalenza (91%) di truffe e frodi digitali, tra cui phishing, accessi abusivi e ransomware.
Non sono solo le imprese a finire nel mirino dei criminali digitali: anche i cittadini sardi subiscono sempre più spesso attacchi informatici. In cinque anni, le denunce per reati digitali contro privati sono aumentate del 34,6%, passando da 5.950 nel 2019 a 8.011 nel 2023, con un incremento del 4,3% solo nell’ultimo anno. Un trend che conferma la diffusione capillare della minaccia cyber sull’intero territorio regionale. Le aree più colpite restano quelle a maggiore densità demografica ed economica: Cagliari guida con 9.258 denunce totali, seguita da Sassari-Gallura con 5.978, Nuoro con 2.124 e Oristano con 891. Il fenomeno dei reati digitali contro i cittadini mostra numeri significativi: solo a Cagliari si registrano 4.010 casi, davanti a Sassari (2.404), Nuoro (1.091) e Oristano (494).
Nonostante la Sardegna si collochi in undicesima posizione nella classifica nazionale per incidenza dei reati contro le imprese, il numero assoluto di delitti è aumentato nel tempo: da 16.982 nel 2019 a 18.276 nel 2023. Nell’ultimo biennio, l’incremento è stato modesto (+0,2%), ma rappresenta comunque un segnale di rischio crescente in un contesto di incertezza economica e trasformazione digitale.
“Molte aziende – sottolinea Meloni – non hanno gli strumenti né la consapevolezza per riconoscere le minacce digitali. E spesso sottovalutano il rischio, esponendosi a danni gravissimi”.
Meloni lancia un appello forte: “Serve una cultura della sicurezza informatica che parta dalla formazione degli imprenditori e dei lavoratori. I sistemi informatici delle imprese sarde raccolgono sempre più dati sensibili e personali, e la vulnerabilità maggiore resta l’anello umano”.
Secondo Confartigianato, la cybersicurezza non deve più essere vista come un costo extra, ma come un investimento strategico per garantire la sopravvivenza, la resilienza e la competitività delle attività locali.
“Chi lavora oggi in Sardegna – conclude Meloni – deve affrontare una nuova realtà: il crimine corre anche online. E non basta più chiudere la serranda. Occorre proteggere anche i propri dati, le proprie reti, la propria identità digitale”.
Ultimi Articoli
www.sardegnanotizie24.it
è un marchio della testata giornalistica Sardegna Eventi24
registrato presso il Tribunale di Sassari n° 1/2018
Editore: Rosso Digitale
Direttore responsabile: Gabriele Serra
Coordinatore della redazione: Claudio Chisu
Hosting Keliweb s.r.l – Via Bartolomeo Diaz, 35, 87036 Rende (CS)