
“Chiediamo all’assessorato all’Ambiente e a quello all’Agricoltura di incontrarsi con i consorzi di bonifica per trovare una soluzione immediata per tutti i compendi ittici dell’Oristanese. Con i cambiamenti climatici e il caldo anomalo, rischiamo nuove morie di pesci con conseguenze drammatiche per l’intero settore della pesca”. Così il consigliere regionale del Pd, Antonio Solinas, interviene per accelerare gli interventi necessari alla salvaguardia del bacino idrico di Nieddittas e di altri compendi ittici della Sardegna.
La situazione di Nieddittas è particolarmente critica: se entro l’inizio dell’estate il canale di accesso non sarà dragato o, in alternativa, non verrà installata una motopompa per prelevare acqua pulita dall’esterno del bacino, l’azienda potrebbe essere costretta a chiudere. Il rischio riguarda non solo la produzione di mitili, ma anche numerosi posti di lavoro e un settore strategico per l’economia dell’isola.
Solinas ricorda che la Giunta regionale ha già individuato i consorzi di bonifica come soggetti deputati a intervenire, ma i tempi burocratici hanno ritardato l’attuazione delle misure. “Abbiamo già approvato una modifica alla legge regionale 6 del 2008 che consente ai consorzi di bonifica di occuparsi anche della gestione ambientale. Ora la legge è operativa e i fondi sono disponibili, ma bisogna accelerare i tempi di attuazione”, spiega il consigliere.
L’assessore regionale all’Agricoltura Gian Franco Satta ha garantito che la pulizia del canale verrà effettuata entro maggio, mentre per il dragaggio serviranno più tempo e autorizzazioni specifiche. Tuttavia, Nieddittas ritiene che la sola pulizia del canale non sarà sufficiente, in quanto nel giro di pochi giorni la situazione tornerà critica. Per questo, l’azienda ha chiesto un intervento immediato con una motopompa che possa garantire l’immissione di acqua pulita nel bacino.
“Non sono un tecnico e non posso dire se la motopompa sia la soluzione ideale, ma sicuramente un intervento tempestivo è indispensabile”, ammette Solinas, sottolineando che i materiali prelevati dal canale devono essere trattati come rifiuti speciali secondo le normative vigenti, il che complica ulteriormente le procedure.
Il consigliere regionale insiste sulla necessità di un’azione rapida e concreta, perché il problema di Nieddittas è solo la punta dell’iceberg di una crisi che minaccia l’intero settore della pesca e dell’acquacoltura in Sardegna. “Dobbiamo fare in fretta: la velocità è richiesta per tutti i compendi ittici, da Nieddittas a Marceddì. Non possiamo permettere che si ripetano le morie dello scorso anno”, conclude Solinas, ribadendo la necessità di un incontro urgente tra istituzioni e operatori per trovare una soluzione efficace e definitiva.



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