Virus bovini, Cualbu (Coldiretti): “Sardegna penalizzata, altrove regole diverse”

Battista Cualbu

“Con la Sardegna si usano regole dure che altrove non si applicano”.
Questa è la posizione di Coldiretti Sardegna, che reagisce con durezza alla decisione del Ministero della Salute di bloccare ogni movimentazione animale in 52 comuni dell’Isola. Il provvedimento è scattato dopo il rilevamento di un focolaio di dermatite nodulare contagiosa.

“Un provvedimento che speriamo duri poco”

Il divieto riguarda bovini, suini, ovicaprini ed equini: un colpo pesantissimo per la zootecnia sarda, già alle prese con ritardi nei ristori, aumento dei costi e scarsità di liquidità. Coldiretti non contesta la necessità di contenere il contagio, ma chiede coerenza e tempestività negli interventi:

«Da un lato capiamo la necessità di non diffondere la malattia, ma speriamo che il blocco si interrompa quanto prima per riprendere la commercializzazione degli animali», afferma il presidente Battista Cualbu.

Come lo sa Bartolazzi?

L’organizzazione chiede inoltre che lo stesso rigore venga applicato in modo uniforme in tutto il Paese:

«Se da un lato pretendiamo la reciprocità con altri Paesi europei, allo stesso tempo questo criterio deve essere usato anche nei nostri confronti».

Infine, un passaggio diretto sull’origine del contagio, che secondo Cualbu non è affatto chiarita:

«Non sappiamo quali elementi abbia l’assessore alla Sanità Bartolazzi per dire che la malattia non sia stata importata con l’ingresso di nuovi animali».

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