Cagliari, gravi ritardi per la ristrutturazione del mercato civico. Farris: “Non esiste ancora un progetto definitivo"

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Gravi ritardi e nuove incertezze per il futuro del mercato civico di San Benedetto, luogo simbolo della città, molto apprezzato anche dai turisti, costruito verso la fine degli anni ’50 e inaugurato il primo giugno 1957.
Chiuso per lavori di ristrutturazione dal mese di marzo 2025, il mercato è costituito da una struttura su due livelli di circa 4000 metri quadri. ciascuno, che lo rendono uno dei più grandi d’Europa.
I lavori per la riqualificazione del mercato di San Benedetto tuttavia non sono ancora iniziati, nonostante le rassicurazioni del sindaco, Massimo Zedda, e dell’assessore ai Lavori Pubblici, Yuri Marcialis, suscitando malumori tra i cittadini e soprattutto tra gli operatori concessionari che denunciano un calo degli incassi. A quasi tre mesi dal trasferimento nella nuova sede provvisoria di piazza Nazzari, l’amministrazione comunale non dispone ancora di un progetto definitivo.

Il progetto definitivo che ancora non c'è

Questo è il tema dell’interrogazione urgente presentata in Consiglio comunale all’assessore Yuri Marcialis dal consigliere di minoranza, Giuseppe Farris nella seduta di ieri, 28 maggio.
“A distanza di quasi tre mesi”, ha dichiarato Farris nel corso dell’interrogazione, “non esiste ancora un progetto definitivo”.
“Il progetto va rivisto e sarà pronto tra una decina di giorni”, replica l’assessore, “sono emerse dagli elaborati tecnici gravi criticità che se non risolte bloccherebbero l’esecuzione dei lavori. Vi sono inoltre – conclude Marcialis – problemi legati alla presenza di una cabina Enel che a breve saranno risolti”.

La nuova sede provvisoria di piazza Nazzari

Intanto la nuova struttura provvisoria funziona ma con non poche difficoltà legate, sia al calo degli incassi, sia alla luce solare diretta, che colpisce il pescato fresco che andrebbe invece esposto al riparo della luce solare, sia alle alte temperature non stemperate da un adeguato impianto di aerazione naturale e di climatizzazione, complice la struttura metallica e gli spazi ridotti decisamente inadeguati, che per come conformata – conclude Farris a conclusione della sua interrogazione – sembra un “lager”.

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