IL CONVEGNO. L’intelligenza artificiale: una risorsa per trasportare il passato nel futuro

Un momento del convegno

Ieri a Cagliari nei locali di Sa Manifattura si è svolta la seconda conferenza internazionale dal titolo “Civiltà nuragica e intelligenza artificiale”. Un evento, che unendo passato e futuro, ha visto coinvolti esperti di archeologia, tecnologia e innovazione. Il convegno ha aperto uno spazio di confronto sull’applicazione dell’intelligenza artificiale al patrimonio culturale sardo ma non solo. Il tema cardine è stato la collaborazione tra diverse discipline scientifiche e di studi, con un’attenzione particolare all’importanza dell’archeologia.

I temi del programma

La giornata, presentata dalla giornalista Barbara Carfagna, si è aperta con un primo ciclo di interventi dedicati al progetto “Sardegna verso l’Unesco”. Durante tutta la mattinata si è intrapreso un viaggio attraverso la riscoperta dell’IA generativa e tutte le sue innumerevoli applicazioni, arrivando fino all’utilizzo dei videogiochi al fine di rendere il patrimonio culturale sardo più accessibile e coinvolgente. Nel pomeriggio, la discussione si è concentrata sull’impatto della digitalizzazione nel settore turistico, con una riflessione critica emersa sul sito archeologico di Barumini: se da un lato la digitalizzazione amplifica la diffusione del patrimonio, dall’altro potrebbe indebolire l’esperienza diretta che conferisce autenticità. Durante l’intera conferenza, è stato dimostrato come l’IA si sia rivelata una risorsa fondamentale, soprattutto nel campo delle scienze, ampliandone enormemente le potenzialità di ricerca e applicazione. L’intero evento è stato non solo un’occasione di approfondimento teorico, ma anche un’esperienza concreta, in cui vari esperti hanno illustrato svariati funzionamenti pratici di innovazioni in ambito tecnologico e culturale. Offrendo soluzioni nuove e stimolanti per il futuro.

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