Screening oncologici in camper: un viaggio di prevenzione attraverso la Sardegna

Screening nel camper

La Sardegna compie un significativo passo in avanti verso una prevenzione sanitaria più accessibile e diffusa. Due camper all’avanguardia, veri e propri laboratori mobili, attraverseranno l’intero territorio regionale per effettuare screening oncologici. Dotati di apparecchiature moderne, come mammografi ed ecografi, e gestiti da personale altamente qualificato, questi veicoli offriranno un servizio capillare e tempestivo a tutti i cittadini.

L’iniziativa, promossa dalle aziende sanitarie regionali, rappresenta una soluzione innovativa pensata per avvicinare la prevenzione alla popolazione, abbattendo barriere logistiche, riducendo i tempi di attesa e contenendo i costi. I due camper saranno operativi entro la fine dell’anno e garantiranno la loro presenza anche nelle aree più remote dell’isola.

Realizzato grazie a un investimento di un milione di euro, il progetto nasce dalla collaborazione tra l’Asl 8, l’Asl 1 e le altre aziende sanitarie della Sardegna, unendo risorse e competenze per rafforzare il sistema sanitario regionale e promuovere una cultura della prevenzione come leva per la salute e il benessere della comunità.

La prevenzione come pilastro del sistema sanitario

Gli screening oncologici, offerti gratuitamente, mirano ad individuare eventuali malattie prima che si manifestino sintomi o disturbi, migliorando le possibilità di cure e salvando vite. La scienza ha dimostrato che la prevenzione è particolarmente efficace per tre tipi di tumori: il tumore del colon-retto, il tumore della cervice uterina e il tumore alla mammella.

In Sardegna sono già attivi due programmi di screening oncologico. Il primo riguarda il tumore della cervice uterina, che attivo dal 2004, ha permesso di individuare 74 lesioni carcinose su 22.300 donne. Il secondo programma, avviato nel 2007 nella provincia di Sassari, riguarda il tumore alla mammella.
Attualmente, le campagne di screening oncologico in Sardegna coprono una popolazione di riferimento di: 501.973 donne (dai 25 ai 64 anni) per il tumore della cervice uterina, 209.533 donne (dai 50 ai 64 anni) per il tumore alla mammella e 409.656 uomini e donne (dai 50 ai 69 anni) per il tumore del colon retto.

Un nuovo metodo per l'accesso agli screening

La realizzazione dei due camper si inserisce tra le iniziative finanziate dal Pnes 2021-2027 (Programma nazionale equità della salute), approvato dalla Commissione europea lo scorso 4 novembre. Con oltre 35 milioni di euro destinati alla Sardegna e vincolati al potenziamento dei servizi sanitari e socio-sanitari, il programma rappresenta un’occasione unica per consolidare e rafforzare il sistema sanitario dell’isola.

«La prevenzione è un pilastro fondamentale nel modello di salute regionale, perché permette interventi tempestivi nell’insorgere di patologie gravi», spiega l’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi. «La regione considera la prevenzione non come un costo, ma come un investimento strategico: l’unica leva capace di garantire la sostenibilità del sistema nel lungo termine».

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