La Regione lancia la nuova consulta per l'emigrazione

Consulta emigrazione

“Bisogna ripensare all’emigrazione sarda non come un fenomeno da gestire, ma come una risorsa strategica per il futuro della Sardegna.” Con queste parole, l’assessora del Lavoro Desirè Manca ha aperto oggi i lavori per l’insediamento della nuova Consulta regionale per l’emigrazione, tracciando una linea netta rispetto al passato.

L’obiettivo è ambizioso: superare la visione nostalgica e ancorata al modello tradizionale dei circoli, per costruire una rete globale capace di promuovere il ritorno economico, culturale e professionale dei sardi nel mondo.

“La legge regionale del 1991 è ormai obsoleta,” ha dichiarato Manca. “Serve una revisione profonda che coinvolga tutte le forze politiche e che sappia valorizzare il potenziale umano e professionale dei nostri emigrati.” Parole che segnano un cambio di passo, con l’intento di trasformare la Consulta in un punto di riferimento per rilanciare il ruolo dei sardi all’estero.

Una rete globale al servizio della Sardegna

La nuova Consulta comprende rappresentanti di federazioni, circoli e associazioni da tutto il mondo, da Argentina e Stati Uniti a Germania e Australia. Ad affiancare l’assessora ci sarà il Comitato di Presidenza, eletto oggi, con Domenico Scala come vicepresidente vicario, Pierpaolo Cicalò come vicepresidente e Margarita Tavera e Fausto Zanda come componenti.

“La Sardegna non può permettersi di perdere il contributo dei suoi emigrati,” ha aggiunto Manca, sottolineando la necessità di una partecipazione attiva nelle attività strategiche per l’isola, dalla promozione culturale allo sviluppo economico. La Consulta si propone di trasformare l’emigrazione in una risorsa moderna e dinamica, capace di unire passato e futuro in un’unica visione per lo sviluppo dell’isola.

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