Niente Sanità per Desirè Manca e niente rimpasto: il Pd chiede collegialità a Todde e lei ora frena

L’assessora Desirè Manca

Il rimpasto della Giunta Todde può attendere. E l’assessora Desirè Manca può restare al suo posto di combattimento, il Lavoro, perché nonostante rumors e desiderata la casella di Bartolazzi ancora non si tocca. E’ quanto emerge dai frenetici colloqui di ieri e oggi tra la guida dell’esecutivo sardo e i vertici del Partito democratico: la richiesta di collegialità e di decisioni condivise sui temi centrali avanzata dal Pd nelle scorse settimane, ribadita come elemento necessario del Campo largo, sembra aver fatto breccia nella testa di Alessandra Todde. Che ha deciso così di fermare la macchina del rimpasto. Al centro di questo ragionamento non c’è soltanto il destino della sassarese più votata (ottomila preferenze per l’attivissima Desirè Manca) ma la necessità di un rimpasto largo, che riguardi anche altre deleghe per evitare che suoni come il giubilo di Bartolazzi. In più i Progressisti sono spaccati in due e il destino di Satta, in carica all’agricoltura, è incerto. Nel dubbio non si fa nulla: l’invito a ragionare del Pd porta consiglio. E Todde tira il freno a mano in attesa di tempi migliori. Cioè dopo l’estate.

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