Pensioni, pressing di Confartigianato: "Il sistema di adeguamento va rivisto"

Rivalutazione pensioni

L’Anap Confartigianato Sardegna lancia l’allarme: il meccanismo di rivalutazione delle pensioni è inadeguato e penalizza chi ha versato contributi più alti. Il presidente Giovanni Antonio Mellino chiede un intervento immediato: “Non possiamo accettare che chi ha lavorato una vita veda il proprio assegno erodersi senza garanzie di recupero”.

La questione è tornata al centro del dibattito dopo la recente decisione della Consulta, che ha aperto la porta a un possibile riconoscimento delle perdite subite dai pensionati, senza però offrire certezze immediate. Di fronte a questo scenario, l’Anap chiede un sistema più equo, che non utilizzi le pensioni come una risorsa straordinaria per le casse dello Stato.

Il nodo della rivalutazione

Attualmente, la rivalutazione delle pensioni avviene in base all’inflazione, ma con un criterio che penalizza gli assegni medio-alti: più si è contribuito, meno si recupera. Un paradosso che, secondo l’Anap, mina il principio di giustizia sociale.
Mellino propone una revisione del sistema: “La percentuale di rivalutazione dovrebbe essere calcolata in base a fasce di importo, non sull’intero assegno pensionistico. Solo così si può garantire un equilibrio tra tutela dei redditi più bassi e rispetto per chi ha versato contributi maggiori”.

Un dialogo necessario

L’Anap sta valutando nuove azioni per ottenere una riforma che rispetti i principi di proporzionalità e progressività. Intanto, l’appello al Governo è chiaro: aprire un confronto serio per tutelare il potere d’acquisto dei pensionati e riconoscere il valore del loro contributo allo sviluppo del Paese. Il tempo stringe. Mentre la politica discute, le pensioni continuano a perdere valore. E per milioni di italiani, ogni mese che passa pesa sempre di più.

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