
La Sardegna si trova in forte ritardo rispetto agli obiettivi di transizione energetica fissati per il 2030. Secondo il report della Fimser (Federazione italiana mediatori sociali energie rinnovabili), l’isola deve ancora installare 5.458 megawatt di nuova capacità rinnovabile per raggiungere il target complessivo di 8.906, stabilito dal decreto ministeriale Fer2.
Nonostante i progressi registrati tra il 2020 e il 2024, con soli 938 MW installati, il ritmo rimane insufficiente rispetto al cronoprogramma nazionale. I dati indicano che la Sardegna è chiamata a recuperare il mancato raggiungimento di 192 MW nel 2024, che si sommano ai 555 MW previsti per l’anno in corso. “Questo deficit si accumulerà ulteriormente se non si accelera il passo”, avverte la Fimser
La Sardegna è penultima tra le regioni italiane per avanzamento nella transizione green, superando appena la Puglia, che ha un gap di 316 MW rispetto agli obiettivi prefissati. Anche altre regioni del Sud, come Calabria (-163 MW), Basilicata (-128 MW) e Abruzzo (-88 MW), registrano ritardi, ma meno significativi rispetto a quelli dell’isola.
Sul versante opposto, regioni come Lazio (+963 MW), Lombardia (+546 MW) e Veneto (+326 MW) hanno già superato i target. Questa disparità evidenzia il crescente divario tra le aree più virtuose e quelle in maggiore difficoltà
Uno dei fattori principali alla base dei ritardi è la moratoria regionale sulla realizzazione di nuovi impianti, introdotta per definire le aree idonee. Pur pensata per regolare meglio il settore, la misura ha imposto uno stop temporaneo che ha rallentato lo sviluppo delle rinnovabili. Secondo il report Fimser, “questo stand-by potrebbe costare caro, mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi 2030”
Anche le comunità energetiche, considerate una soluzione chiave per promuovere l’autoproduzione e l’autoconsumo, faticano a decollare. Nonostante i 700 milioni di euro stanziati a livello nazionale, la complessità burocratica e la frammentazione territoriale rappresentano ostacoli significativi, soprattutto nelle aree rurali come la Sardegna
La posta in gioco è alta. Se la Sardegna non si allinea al cronoprogramma, rischia l’intervento sostitutivo dello Stato e l’apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Con oltre 6.000 MW ancora da installare, il tempo stringe.
Senza un cambio di passo deciso, la Sardegna potrebbe restare indietro, compromettendo non solo i propri obiettivi energetici, ma anche quelli nazionali.
Ultimi Articoli
www.sardegnanotizie24.it
è un marchio della testata giornalistica Sardegna Eventi24
registrato presso il Tribunale di Sassari n° 1/2018
Editore: Rosso Digitale
Direttore responsabile: Gabriele Serra
Coordinatore della redazione: Claudio Chisu
Hosting Keliweb s.r.l – Via Bartolomeo Diaz, 35, 87036 Rende (CS)