Sardegna, via libera al riordino edilizio: sanatorie limitate e stop alle case loculo

Legge Edilizia

La Giunta regionale della Sardegna ha approvato un disegno di legge che riorganizza la normativa urbanistica ed edilizia dell’isola, integrando solo in parte il Decreto Salva Casa varato a livello nazionale. L’obiettivo dichiarato è semplificare la vita ai cittadini senza incentivare la speculazione edilizia.

Il provvedimento, proposto dall’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda, mira a risolvere una delle questioni più controverse del settore: le piccole difformità edilizie che spesso bloccano la vendita di immobili e l’accesso ai finanziamenti pubblici. Con la nuova legge, molte irregolarità minori potranno essere sanate, permettendo così ai proprietari di regolarizzare le proprie abitazioni e usufruire di incentivi come i bonus edilizi.

Cosa cambia e cosa resta fuori

Non tutto il Decreto Salva Casa è stato recepito. La Sardegna ha scelto di escludere alcune misure considerate inadeguate per il territorio regionale. Tra queste, il taglio della metratura minima degli alloggi da 28 a 20 metri quadri e l’abbassamento generalizzato dell’altezza interna degli ambienti a 2,40 metri.

“Non possiamo favorire la costruzione di case-loculo”, ha dichiarato la presidente della Regione Alessandra Todde. Secondo la Giunta, la crisi abitativa non si risolve riducendo gli standard minimi, ma attraverso investimenti pubblici. Per questo sono stati stanziati 300 milioni di euro per l’edilizia residenziale, destinati alla riqualificazione del patrimonio abitativo.

Regole più chiare per cittadini e imprese

Uno degli aspetti centrali della riforma è l’eliminazione delle incertezze normative. Le attuali norme edilizie sono spesso oggetto di interpretazioni discordanti da parte di professionisti, amministrazioni e imprese. “Abbiamo voluto creare uno strumento chiaro e immediatamente applicabile”, ha spiegato l’assessore Spanedda.

Il disegno di legge è un primo passo verso un Testo unico dell’edilizia regionale, che dovrà semplificare e unificare le norme del settore. L’obiettivo è fornire un quadro stabile e coerente, evitando sovrapposizioni e ambiguità che in passato hanno reso complessa l’applicazione delle regole urbanistiche.

Sanatorie o riforma?

La vera sfida sarà verificare gli effetti concreti della riforma. Se da un lato la nuova legge punta a sbloccare il mercato immobiliare, dall’altro c’è il rischio che venga percepita come una sanatoria mascherata.

La Giunta assicura che non si tratta di un condono, ma di un riordino normativo che consente solo la regolarizzazione di piccole difformità. Tuttavia, la storia dell’edilizia italiana insegna che ogni apertura in questo senso può trasformarsi in un precedente per nuove richieste di sanatoria.

Il successo della riforma dipenderà da come verrà applicata nei prossimi mesi e da quanto riuscirà a garantire davvero regole più chiare e trasparenti per il futuro dell’edilizia in Sardegna.

prova
Condividi

Articoli correlati