Tra accuse e stoccate, la politica naviga a vuoto. I cittadini? Ancora a terra

La nave Giraglia

La polemica della domenica è servita: il casus belli è la gestione della tratta marittima Santa Teresa di Gallura-Bonifacio. Al centro dello scontro, le dichiarazioni del deputato della Lega, Dario Giagoni, che accusa la Regione di inerzia per non aver ancora formalizzato la richiesta di autorizzazione in deroga per la nave Liburna della compagnia Moby, designata a sostituire la motonave Giraglia.

Giagoni non ha usato mezzi termini, parlando di un’amministrazione regionale lenta e disinteressata a risolvere un problema cruciale per i collegamenti tra Sardegna e Corsica. “La mancata formalizzazione della richiesta rischia di penalizzare cittadini e operatori economici, dimostrando una grave superficialità da parte della Regione”, ha dichiarato il deputato.

"Giagoni strumentalizza"

Non si è fatta attendere la replica dell’Assessora regionale ai Trasporti, Barbara Manca, che ha risposto con fermezza alle accuse, definendole “tendenziose” e accusando Giagoni di “voler cavalcare la fragilità del collegamento marittimo per ottenere visibilità mediatica”. Manca ha ricordato che il suo assessorato lavora da mesi al dossier e che il processo, per sua natura complesso, non può essere accelerato senza rispettare le normative internazionali.

“Abbiamo avviato un iter formale già l’11 dicembre – precisa Manca – e stiamo collaborando con il Comando delle Capitanerie, Moby, le autorità portuali e i sindaci locali per garantire che la documentazione necessaria sia completata a breve”. L’Assessora ha inoltre evidenziato come la richiesta di deroga per la Liburna sia un passaggio tecnico obbligato, poiché la nave non dispone della certificazione per il trasporto passeggeri su tratte internazionali.

E i cittadini attendono soluzioni

La stoccata più dura, però, arriva sul ruolo del deputato leghista: “Piuttosto che alimentare polemiche e lanciare proclami infondati – sottolinea Manca – Giagoni avrebbe potuto contattarci e collaborare con noi. Il suo costante interessamento istituzionale, se davvero c’è stato, non ci è stato comunicato. Perché non ha mai interpellato l’assessorato, che è l’ente competente?”.

Infine, l’assessora lancia un monito più ampio: “La politica del clamore non risolve i problemi. Invece di utilizzare le fragilità del collegamento per guadagnare spazio sui giornali, sarebbe più costruttivo lavorare insieme per il bene dei cittadini”. Una frecciata che, oltre a colpire direttamente Giagoni, appare come un richiamo generale alla Lega e al suo modo di fare politica. La vicenda, dunque, resta al centro di un acceso scontro politico, mentre i cittadini attendono soluzioni.

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