Crisi idrica in Sardegna, Coldiretti chiede un incontro con la Regione

Coldiretti Giuseppe Casu

L’emergenza idrica continua a mettere a dura prova il settore agricolo del Sud Sardegna, con ripercussioni sempre più gravi su produttori e territori. Per contrastare questa crisi, Coldiretti Cagliari propone la creazione di un “tavolo permanente” inter-istituzionale che riunisca la Regione, il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale e le principali organizzazioni agricole. L’iniziativa mira a coordinare interventi urgenti e strutturati, puntando a garantire risposte efficaci e soluzioni sostenibili nel tempo. Solo attraverso un approccio collettivo e strategico sarà possibile mitigare i danni, salvaguardare le attività agricole e proteggere le risorse idriche del territorio.

Crisi idrica nel sud Sardegna

Nonostante le recenti piogge, le risorse idriche restano insufficienti per risolvere una crisi che si trascina da oltre un anno. Secondo Coldiretti Cagliari, la mancanza di infrastrutture adeguate e la gestione inefficace dei sistemi idrici stanno penalizzando pesantemente le aziende agro-pastorali del territorio.
In un dossier del Consorzio di bonifica emergono con chiarezza le gravi difficoltà che il sud Sardegna sta affrontando, insieme a una serie di proposte per migliorare la situazione.

Coldiretti Cagliari si dice estremamente preoccupata per l’impatto della crisi, sottolineando il continuo declino del settore agricolo nella provincia di Cagliari. La riduzione della superficie agricola utilizzata e la diminuzione del numero di aziende attive sono segnali di un territorio in sofferenza, che necessita di interventi urgenti e mirati per invertire la rotta.

Interventi urgenti e pianificazione strategica

È urgente intervenire per fronteggiare la crisi idrica e avviare una pianificazione strategica che garantisca la sostenibilità a lungo termine del sistema idrico della Sardegna. A sostegno del lavoro del Consorzio di bonifica, è stata inviata una lettera agli assessori dell’Agricoltura e dei Lavori pubblici, Gian Franco Satta e Antonio Piu, proponendo l’istituzione di un tavolo permanente per definire interventi immediati e programmi strutturali.

Il presidente e il direttore dell’organizzazione, Demurtas e Casu, evidenziano la necessità di azioni concrete: “Servono la ristrutturazione delle reti idriche, il recupero delle acque reflue e un piano invasi con sistemi di pompaggio per assicurare l’acqua nei periodi di siccità e ridurre i danni delle piogge intense.”
L’obiettivo è chiaro: costruire un sistema idrico resiliente e sostenibile, capace di sostenere il settore agricolo e il territorio sardo.

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