Elisoccorso in Sardegna: corsa contro il tempo per evitare lo stop

Elisoccorso

In Sardegna, quando un’emergenza medica colpisce in una zona isolata, il tempo non è solo un fattore: è la differenza tra la vita e la morte. Per questo il servizio di elisoccorso non è un optional, ma un pilastro della sanità pubblica. Eppure, mentre gli elicotteri continuano a volare, la burocrazia si muove con un’inerzia ben diversa.

A gestire le emergenze nell’isola è l’areus (azienda regionale dell’emergenza e urgenza della sardegna), l’ente che coordina il 118, i mezzi di soccorso e la centrale operativa. Dal 2019, l’areus ha in carico anche l’elisoccorso, un servizio essenziale in un territorio dove raggiungere un ospedale può significare ore di viaggio su strade impervie. Ma la convenzione attuale scadrà nel giugno 2026, e per evitare il rischio di interruzioni, la Regione ha avviato una “procedura booster”, un iter accelerato per affidare il nuovo appalto.
L’areus sarà incaricata di analizzare l’efficacia del sistema attuale, mentre la centrale regionale di committenza curerà la stesura e la pubblicazione del bando. L’assessore alla sanità, Armando Bartolazzi, assicura che il processo sarà rapido ed efficace, ponendo l’accento su tre elementi chiave: qualità, tempestività e sicurezza. Ma basteranno le promesse a garantire un passaggio di consegne senza intoppi?

Il rischio di una corsa contro il tempo

Negli ultimi anni, in Italia, troppe gare pubbliche si sono trasformate in labirinti burocratici, tra ricorsi infiniti e ritardi che hanno lasciato servizi essenziali in un limbo. Il timore è che anche questa gara per l’elisoccorso possa incagliarsi in qualche ingranaggio inceppato.
Se tutto andrà come previsto, il nuovo appalto sarà assegnato senza scossoni, evitando vuoti di servizio. Ma se qualcosa dovesse andare storto – come spesso accade – il rischio è che il passaggio non sia così fluido e che a pagarne il prezzo siano i cittadini. In una regione dove il fattore tempo è decisivo, ogni minuto perso potrebbe fare la differenza.
Nel frattempo, i sardi possono solo sperare di non dover scoprire sulla loro pelle cosa significhi un elicottero che tarda ad arrivare.

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