Forza Italia denuncia: "La sanità sarda cresce, ma si prepara un cambio ai vertici"

Piero Maieli

Nel pieno di un processo di rinnovamento tecnologico della sanità sarda, il consigliere regionale di Forza Italia, Piero Maieli, lancia l’allarme su quello che definisce un “probabile cambio di rotta ai vertici” delle aziende sanitarie nell’isola.
In un comunicato stampa diffuso ieri, 31 marzo 2025, Maieli sottolinea come “mentre le aziende sanitarie del centro-nord Sardegna stanno crescendo e cercano di dare una risposta alla popolazione, l’interesse della maggioranza è quello di commissariare e nominare nuovi vertici”.
Il rappresentante del partito fondato da Silvio Berlusconi evidenzia i recenti progressi nella sanità regionale, a partire dal traguardo raggiunto dall’azienda ospedaliero-universitaria di Sassari, che venerdì scorso ha inaugurato la Tc photon counting, diventando “il primo ospedale pubblico in Italia a disporre di questo innovativo tomografo computerizzato”, una tecnologia che garantisce immagini di qualità superiore riducendo l’esposizione dei pazienti alle radiazioni.

Non solo Sassari

Il comunicato elenca anche il collaudo della seconda risonanza magnetica presso la radiologia di Olbia (Asl Gallura), l’installazione di un tomografo a risonanza magnetica e di un tomografo assiale computerizzato a 128 strati nell’ospedale San Francesco dell’Asl di Nuoro, e l’avvio dei lavori per una nuova installazione presso l’ospedale Nostra Signora di Bonaria dell’Asl Medio Campidano.
“L’installazione di ben nove tecnologie fondamentali per il territorio e per l’ospedale mostrano che vi è un forte ed impegnativo lavoro per innovare e migliorare i servizi sanitari”, si legge nella nota di Forza Italia, che prosegue: “questi successi rappresentano, con grande sforzo e non poche difficoltà, un significativo passo avanti per la sanità pubblica sarda”.

Un appello accorato alle istituzioni

Nonostante questi miglioramenti, Maieli esprime “perplessità” per la volontà di procedere con commissariamenti e potenziali rimozioni dei dirigenti “che hanno reso possibile questo progresso”. “Quali sono le reali motivazioni dietro queste decisioni? È giusto interrompere un percorso virtuoso che sta portando benefici tangibili alla sanità pubblica?”, si chiede il consigliere regionale.
Conclude, infine, con un appello affinché “le istituzioni competenti sappiano riconoscere il valore di quanto realizzato e garantire il proseguimento di un lavoro che sta cambiando in meglio la sanità sarda”, sottolineando l’importanza della “stabilità e continuità” in un momento cruciale per il sistema sanitario regionale.

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