
Il settore artigiano sardo si trova di fronte a una crisi senza precedenti. Le imprese cercano lavoratori, ma non li trovano. La difficoltà di reperimento del personale ha raggiunto il 53,7% nel 2024, un dato che supera la media nazionale e che evidenzia il crescente divario tra domanda e offerta di lavoro. Il paradosso è evidente: ci sono posti disponibili, ma sempre meno persone con le competenze adatte per occuparli.
Questa dinamica, però, non riguarda solo la Sardegna. In tutta Italia e in molti Paesi occidentali, i giovani stanno abbandonando mestieri tradizionali che in passato garantivano stabilità e sicurezza economica. Nelle città italiane, sempre più cantieri edili sono popolati da operai provenienti da Romania, Albania e Nord Africa, mentre nei campi del Sud Italia la raccolta di frutta e verdura dipende ormai quasi interamente da lavoratori stranieri. Anche nel settore della ristorazione, pizzaioli, cuochi e camerieri di origine bengalese ed egiziana sono sempre più diffusi.
All’estero il fenomeno è simile: negli Stati Uniti, il settore delle costruzioni e dell’agricoltura è dominato dai latinos, mentre nel Regno Unito la Brexit ha lasciato vuoti difficili da colmare nei lavori manuali che un tempo erano svolti dai migranti.
In Sardegna, la presenza di lavoratori stranieri nel settore artigiano è in crescita, ma non ancora sufficiente a risolvere il problema della carenza di manodopera. Nei cantieri e nei ristoranti dell’isola si vedono sempre più immigrati, ma il loro numero non è abbastanza alto da colmare il vuoto lasciato dai giovani sardi, che spesso preferiscono emigrare o cercano lavori con condizioni più flessibili.
Il problema principale rimane l’assenza di un sistema formativo in grado di rispondere alle esigenze delle imprese e rendere il settore più attrattivo per le nuove generazioni.
Le aziende stanno cercando di reagire, migliorando le condizioni di lavoro e investendo in welfare aziendale per rendere il settore più competitivo. Alcune hanno aumentato le retribuzioni, mentre altre puntano sulla formazione interna per sopperire alla mancanza di competenze. Tuttavia, queste iniziative da sole non bastano.
Secondo Confartigianato Sardegna, serve un intervento strutturale che coinvolga le istituzioni. Un migliore orientamento scolastico, un rilancio degli istituti tecnici e una maggiore integrazione tra scuola e mondo del lavoro potrebbero contribuire a ridurre il disallineamento tra le competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dal mercato del lavoro.
La carenza di manodopera qualificata rischia di bloccare la crescita delle imprese artigiane sarde, mettendo a rischio un settore fondamentale per l’economia dell’isola. Mentre in altre regioni italiane e in molti Paesi gli immigrati stanno colmando il vuoto lasciato dai lavoratori locali, in Sardegna il fenomeno resta marginale. Con sempre meno giovani che intraprendono questi mestieri e un divario di competenze in aumento, il futuro del settore appare incerto.
www.sardegnanotizie24.it
è un marchio della testata giornalistica Sardegna Eventi24
registrato presso il Tribunale di Sassari n° 1/2018
Editore: Rosso Digitale
Direttore responsabile: Gabriele Serra
Coordinatore della redazione: Claudio Chisu
Hosting Keliweb s.r.l – Via Bartolomeo Diaz, 35, 87036 Rende (CS)