La storia del ciclismo sardo: Giovanni Usai racconta presente, passato e futuro della società Terranova di Olbia

Giro di Sardegna 2010

Da 74 anni la società sportiva Terranova di Olbia rappresenta un punto di riferimento nel panorama ciclistico sardo e nazionale, con un’attenzione particolare alla crescita e alla formazione dei giovani talenti. Fondata nel 1951, la società ha saputo evolversi nel tempo, diventando una realtà consolidata grazie al lavoro di dirigenti, tecnici e atleti che hanno contribuito alla sua crescita. Oggi continua a svilupparsi sotto la guida del presidente Tetta Bullitta, che sta portando avanti una tradizione di passione e impegno.
Giovanni Usai, ex presidente e ad oggi consigliere e presidente onorario della società, ripercorre la storia, l’evoluzione e le sfide affrontate nel corso degli anni, evidenziando il ruolo fondamentale del ciclismo giovanile e il suo costante sviluppo.

Com’è nata la Società Terranova e come si è evoluta nel tempo?

La Terranova nasce nel 1951 da un gruppo di amici che avevano la passione per il ciclismo. L’idea era quella di creare un punto di riferimento per tutti coloro che condividevano l’amore per questo sport e per dare ai giovani la possibilità di avvicinarsi alle due ruote. Da allora, la società è cresciuta in modo continuo, senza mai fermarsi. Siamo passati da un semplice gruppo di appassionati a una realtà di grande rilevanza nel panorama ciclistico. Nel 1961 abbiamo organizzato la prima manifestazione e da allora l’impegno nell’organizzazione di eventi è aumentato notevolmente. Ad oggi organizziamo circa dieci eventi l’anno, tra cui competizioni a livello regionale e nazionale. Nel 1978 abbiamo costituito il Centro Giovanile Terranova, che è diventato il cuore pulsante della società e il “vivaio” della società madre, grazie al quale abbiamo formato atleti di spessore che si sono affermati nelle diverse categorie agonistiche. Grazie al settore giovanile e alla nostra dedizione siamo riusciti a coinvolgere sempre più atleti, ma anche a far crescere la visibilità della nostra realtà.

Quali sono i successi più importanti che avete raggiunto nel corso degli anni?

Uno degli aspetti di cui siamo più orgogliosi è il fatto che abbiamo avuto tanti atleti che hanno vinto titoli regionali, nazionali e anche mondiali, soprattutto nella categoria Master. Vedere i ragazzi che, partendo da zero, arrivano a vincere su palcoscenici così importanti è una grande soddisfazione. È la dimostrazione che l’impegno e la costanza portano sempre risultati e questo ci da la forza e la motivazione per continuare a lavorare.

Quali sono le difficoltà maggiori che affrontate come società ciclistica in Sardegna?

La distanza geografica è una delle sfide più grandi da affrontare. Da isolani riuscire a organizzare trasferte per gare fuori dalla Sardegna è sempre complicato e comporta costi elevati per il trasporto, l’organizzazione e il sostegno agli atleti. La nostra società dipende molto dalle sponsorizzazioni locali e non è facile riuscire a sostenere tutti i costi e le spese. Inoltre, negli ultimi anni le difficoltà burocratiche e fiscali sono aumentate. Abbiamo bisogno sempre di maggiori risorse per far fronte agli impegni economici. Nonostante ciò, siamo riusciti a mantenerci in piedi grazie alla forza e la passione del nostro staff e di tutte le persone intorno a noi che continuano a darci una mano. Siamo una grande famiglia e l’amore per il ciclismo è ciò che ci motiva a continuare il nostro lavoro. Siamo sicuri che grazie ad esso e alla nostra determinazione riusciremo ancora a toglierci tante soddisfazioni.

Qual è la filosofia della società, soprattutto per quanto riguarda la formazione dei giovani atleti?

La nostra filosofia è sempre stata quella di formare in modo professionale gli atleti ma, avendo iscritti di ogni età, dai 6 anni in su, è molto importante per noi anche l’aspetto educativo e umano. Ci impegniamo a insegnare loro valori importanti come il rispetto, la disciplina e il sacrificio, che sono essenziali tanto nello sport quanto nella vita di tutti i giorni. Il ciclismo è uno sport che richiede grande dedizione e noi cerchiamo di far crescere i ragazzi in un ambiente sano, lontano dai pericoli e dalle difficoltà della vita quotidiana. Vedere molti dei nostri atleti avere successo nelle loro carriere professionali anche al di là del ciclismo è una grande soddisfazione, perché significa che la nostra società e il nostro insegnamento hanno contribuito in modo positivo sulla loro crescita come persone e non solo come ciclisti.

Qual è un consiglio per i giovani ciclisti che vogliono intraprendere una carriera nel mondo del ciclismo?

Il consiglio che mi sento di dare ai giovani è quello di intraprendere la carriera ciclistica con grande dedizione e passione, ma senza avere fretta. Il ciclismo è uno sport che richiede sacrifici, ma che sa regalare soddisfazioni immense. L’importante è avere pazienza, impegnarsi costantemente e, soprattutto, non perdere mai la passione. Solo così si possono superare le difficoltà e arrivare a grandi traguardi.

Guardando al futuro, quali sono gli obiettivi principali per i prossimi anni?

Il nostro obiettivo principale è continuare a crescere, sia come società che come movimento ciclistico. Vogliamo coinvolgere sempre più giovani, offrendo loro un’opportunità di crescita sportiva e personale di alto livello. Allo stesso tempo, continuare a organizzare eventi per dare visibilità alla nostra realtà e per far sì che sempre più persone si possano avvicinare o appassionare a questo sport. L’ amore per il ciclismo è la nostra forza, e con questa forza vogliamo andare avanti. L’importante è avere pazienza, impegnarsi costantemente e non perdere mai la passione.

prova
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