L’astro nascente del kart italiano è il cagliaritano Giorgio Basoli

Giorgio Basoli in pista con il suo kart

A 17 anni, Giorgio Basoli, è una delle giovani promesse del karting italiano. Nato e cresciuto a Cagliari in una famiglia profondamente legata ai motori, ha iniziato a correre già all’età di cinque anni, spinto dalla passione trasmessagli dal padre. Oggi sogna di affermarsi a livello professionistico e racconta le sfide, le emozioni e le ambizioni che lo accompagnano in questo percorso.

Come hai scoperto il karting e qual è stato il ruolo di tuo padre, Mario, in questo percorso?

Il mio avvicinamento al karting è stato naturale, quasi inevitabile. Mio padre ha sempre avuto una grande passione per i motori e me l’ha trasmessa sin da subito. A cinque anni sono salito sul mio primo kart e da allora non sono più sceso. Mio padre, a parte essere il mio primo fan, è anche il mio meccanico, il che crea un legame particolare tra di noi, è qualcosa che va oltre il classico rapporto padre-figlio. Il karting è spesso considerato uno sport individuale, ma in realtà dietro ogni pilota c’è una squadra e una famiglia che lo sostiene.

Quali sono le maggiori difficoltà che affronti nel karting, soprattutto vivendo in Sardegna?

Fare karting in Sardegna presenta delle difficoltà. E’ vero che il livello dei piloti è abbastanza alto, ma siamo in pochi e le opportunità sono limitate. Quando gareggio o mi alleno fuori dall’isola mi rendo conto di quanto la competizione, le strutture e le piste nel resto d’Italia siano completamente di un altro livello. Il karting nella penisola è il punto di riferimento mondiale e in ogni gara ti ritrovi a correre con i migliori piloti del mondo. Per migliorare la situazione in Sardegna, servirebbero più eventi, più promozione e maggior coinvolgimento delle persone.

Come ti prepari per le gare? Qual è la tua routine di allenamento?

La preparazione è fondamentale per essere competitivi. Durante la settimana mi alleno tutti i giorni in palestra, mentre il sabato e la domenica li dedico alla pista, dove trascorro ore a perfezionare la guida e a lavorare sul setup del kart. Quando sono in Sardegna mi alleno nei weekend, ma quando gareggio nella penisola, mi capita di girare anche per tutta la settimana. Fondamentale è anche la preparazione mentale perché in gara perdere la concentrazione può portarti a commettere errori e compromettere tutto il lavoro svolto.

Recentemente hai vinto la Coppa dei Campioni. Come ti sei preparato e quali emozioni hai provato?

La preparazione per questa gara è stata intensa. Siamo arrivati una settimana prima per provare la pista, studiare il miglior assetto e permettermi di adattarmi alle condizioni meteo. Ogni gara è diversa e bisogna essere pronti ad affrontare qualsiasi variabile. La gara è stata un mix di emozioni e sensazioni diverse ma ho lavorato tanto per riuscire a restare lucido e concentrato e alla fine abbiamo portato a casa il primo posto. Vincere è stata una grande soddisfazione, dietro il risultato non c’è solo il divertimento ma anche tanti sacrifici e tanto duro lavoro.

Quali sono stati i momenti più belli della tua carriera finora?

Nel 2024 ho conquistato un terzo posto nella terza prova del Campionato Italiano a Lecce, un risultato che mi ha dato molta fiducia. Nel 2023 ho vinto la Coppa Sardegna, una delle competizioni più importanti della regione. Ma oltre ai trofei, le esperienze e le sfide che vivo in pista sono quelle che mi fanno crescere di più come pilota e come persona.

Hai un modello a cui ti ispiri?

Senza dubbio Michael Schumacher. Non ho avuto la fortuna di vederlo correre dal vivo, ma ho studiato le sue gare e il suo modo di affrontare le competizioni. Anche mio padre è sempre stato un suo grande fan e in un certo senso l’ha trasmesso pure a me. Schumacher era un pilota incredibile, un esempio per chiunque sogni di diventare un campione.

Che consiglio daresti ai giovani che vogliono avvicinarsi al karting?

Il karting è una disciplina che richiede passione, dedizione e tanta costanza. Non bisogna scoraggiarsi alle prime difficoltà perché ogni gara è un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo. Io ho impiegato anni per arrivare dove sono, e so che ho ancora tanto da migliorare. Il segreto è continuare ad allenarsi, mettersi in gioco e credere nei propri sogni.

Quali sono i tuoi obiettivi?

Il mio sogno è diventare un pilota professionista, competere ai massimi livelli e, chissà, magari vincere un Campionato Italiano. Al momento, purtroppo, sono costretto a finanziare tutto grazie al supporto della mia famiglia, e questo rappresenta uno degli ostacoli più grandi da superare. Sto cercando aziende o privati che possano aiutarmi a finanziare la mia stagione 2025, e chiunque voglia supportarmi può contattarmi tramite il mio profilo Instagram. Avere degli sponsor mi permetterebbe di partecipare a più competizioni, migliorare la preparazione e continuare a crescere in questo sport che amo. So che la strada è lunga e piena di ostacoli ma io ci credo con tutto me stesso e continuerò a lavorare e a lottare per realizzare il mio sogno.

prova
cropped-favicon-sn24.png
Condividi

Articoli correlati