Partigiani sardi in un filmato d'epoca: la resistenza rivive giovedì al cinema Odissea di Cagliari

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Un frammento di storia partigiana, rimasto nascosto per decenni, sta per tornare alla luce grazie a una preziosa pellicola in formato 9.5mm. Il documento visivo, di straordinario valore storico, sarà presentato al pubblico giovedì 24 aprile al Cinema Odissea di Cagliari, in un evento che si preannuncia come un importante momento di memoria collettiva alla vigilia della festa della liberazione dal nazifascismo.

Una scoperta casuale

Durante la catalogazione del fondo Bianco, un archivio privato di cinema familiare, è emerso un rullo di pellicola la cui esistenza era completamente ignorata fino ad oggi. Le immagini, dopo essere state digitalizzate dall’archivio superottimisti di Torino, hanno rivelato momenti di vita quotidiana e militare di un gruppo di partigiani dell’oltrepò pavese, tra cui spicca la figura del comandante sardo Fausto Cossu.
Si tratta di una testimonianza visiva eccezionale della Resistenza italiana, la cui qualità delle immagini, sorprendentemente nitide nonostante il passare del tempo, permette di entrare in contatto diretto con volti e situazioni che altrimenti conosciamo solo attraverso documenti scritti e testimonianze orali.
Un lavoro certosino di ricerca storica, condotto dalla cineteca sarda in collaborazione con la popolazione locale dell’oltrepò pavese, ha permesso di identificare diversi protagonisti del filmato, restituendo nomi e storie a quei volti in bianco e nero.

L’iniziativa

L’evento, a ingresso libero, inizierà alle 17:00 e prevede, oltre alla proiezione del filmato ritrovato, anche la presentazione del film collettivo “Liberazione. Un film di famiglia”, realizzato dalla fondazione Home movies con materiali d’archivio provenienti da diverse regioni italiane.
Particolarmente atteso l’intervento di Fausto Cossu, nipote dell’omonimo comandante partigiano immortalato nella pellicola, che porterà la sua testimonianza diretta, insieme agli interventi di storici ed esperti come Claudio Natoli, Walter Falgio, Giulia Mazzarelli, Carla Antonini e Daniele Sanna.
Questo ritrovamento non è solo un documento storico, ma un ponte tra generazioni, tramite il quale è possibile vedere i figli e i nipoti dei partigiani riconoscere i propri familiari in immagini capaci di dare continuità alla memoria.
L’iniziativa è frutto della collaborazione tra numerose istituzioni culturali e storiche, tra cui la cineteca sarda, Superottimisti, Issasco, Anpi e Isrec Piacenza, a dimostrazione di come la memoria della resistenza rappresenti ancora oggi un patrimonio condiviso capace di unire realtà diverse.
A poche ore dalla celebrazione del 25 aprile, queste immagini riportano alla luce non solo un capitolo fondamentale della storia d’Italia, ma anche il contributo specifico dei partigiani sardi nella lotta di liberazione.

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