Sardegna fanalino di coda nell'export verso Berlino: “Rapporto da ricostruire”

La Sardegna è ultima nei rapporti commerciali con Berlino. I dati presentati da Confartigianato Sardegna evidenziano che l’export dell’isola verso la Germania, nel 2024, è stato solo di 53 milioni di euro, nonostante un incremento del 33 per cento rispetto all’anno precedente.

L’analisi regionale

Il dossier dell’Ufficio studi di Confartigianato Sardegna (dati Istat 2023/2024) ha confermato la Sardegna come ultima tra le regioni, per valore di esportazioni verso la Germania, preceduta dalla Calabria con 69 milioni; in vetta alla classifica la Lombardia con 19 miliardi di euro.
Nel complesso, l’Italia ha registrato un export di 68 miliardi verso la Germania, ma le esportazioni sarde rappresentano appena lo 0,1 per cento di tutto l’export italiano e lo 0,2 per cento del valore aggiunto regionale.

Nel 2024 le esportazioni sarde verso la Germania sono state costituite da: alimentari e bevande (16,8 milioni di euro), prodotti chimici (15,3 milioni), prodotti metalliferi (9,3 milioni), moda (3,5 milioni), prodotti petroliferi (3,4 milioni), gomme, plastica, vetro e cemento (3 milioni) e altri comparti per il restante ammontare.

L’analisi evidenzia anche differenze significative tra le diverse province della Sardegna. Il Nord Sardegna ha registrato un aumento delle esportazioni del 13,8 per cento rispetto al 2023, arrivando a un valore di 18,5 milioni di euro. D’altro canto, il Sud Sardegna ha visto un calo del 6,5 per cento, con 12 milioni di euro di beni esportati, mentre la provincia di Nuoro ha registrato un decremento del 12 per cento. Un caso particolare è quello di Oristano, che ha visto una crescita straordinaria del 763 per cento, con oltre 12 milioni di euro di prodotti spediti.

Le dichiarazioni di Confartigianato Sardegna

“I soli 53milioni di euro di beni esportati non sono un segnale positivo per la nostra economia – commenta Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato imprese Sardegna – per di più in una nazione la cui popolazione apprezza i prodotti sardi e italiani e che vede residenti una quantità importante di nostri emigrati, senza dimenticare l’ingente quantità di visitatori che apprezza la nostra terra garantendo un importante afflusso turistico. È necessario che si faccia di più e meglio per rafforzare tale rapporto che, negli ultimi anni si è visibilmente allentato”.

Un’altra area di preoccupazione, per Confartigianato, riguarda il turismo. La Germania è uno dei principali mercati di riferimento per il turismo in Sardegna, con un notevole afflusso di visitatori, soprattutto nei mesi di bassa stagione.
“I rapporti tra la nostra regione e la Germania sono al top da sempre soprattutto grazie ai collegamenti tra tutte le città tedesche e i nostri tre aeroporti – concludono Meloni e Daniele Serra, segretario regionale di Confartigianato Sardegna – per questo motivo le imprese sarde, manifatturiere, dei servizi e delle vacanze, sono attente osservatrici degli sviluppi politici ed economici tedeschi. Il sistema produttivo sardo è sempre pronto a offrire le proprie, tanto apprezzate, eccellenze ai compratori e ai visitatori tedeschi”.

I dati nazionali

A livello nazionale, l’export italiano verso la Germania ha registrato un calo significativo del 5 per cento nel 2024, a fronte della stabilità nel resto del mondo (+ 2 per cento), con una perdita di oltre 10 milioni al giorno per le imprese italiane.
Sul piano territoriale, il Veneto, il Piemonte e l’Emilia-Romagna sono le regioni con la maggiore esposizione al mercato tedesco, con percentuali di esportazioni nei settori manifatturieri che raggiungono rispettivamente il 6,2, 6,1 e 6 per cento.

Tuttavia, il settore dei macchinari, in particolare, sta soffrendo a causa della bassa domanda interna e della diminuzione delle importazioni dalla Germania. Le esportazioni di macchinari verso il mercato tedesco sono calate del 10,7 per cento in Veneto e del 9,2 per cento in Emilia-Romagna, con perdite più contenute (-2,9 per cento) in Lombardia e una lieve tenuta (+0,8 per cento) in Piemonte.

A livello industriale, la Germania ha visto un calo della produzione manifatturiera del 4,8 per cento, con una diminuzione nella produzione di autoveicoli del 6,9 per cento, influenzata dal Green Deal europeo e dalla stretta monetaria.

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