Temperature in aumento, estati più lunghe e notti tropicali

Siccità in Sardegna

La Sardegna si sta scaldando e lo farà sempre di più. Secondo il centro studi per il cambiamento climatico, che ha pubblicato il recente report climatico della regione Sardegna, entro il 2050 la temperatura media dell’isola aumenterà fino a 1,6 gradi in più, trasformando il clima in modo irreversibile. Gli inverni rigidi diventeranno sempre più rari, mentre le estati si allungheranno, con almeno diciassette giorni aggiuntivi di caldo estremo ogni anno. Le notti tropicali, in cui il termometro non scenderà sotto i venti gradi, diventeranno la norma, soprattutto lungo la costa orientale. Il caldo non sarà più un fenomeno stagionale da sopportare qualche mese l’anno, ma una realtà costante, sempre più difficile da gestire.

Piogge sempre più rare e fenomeni estremi

L’acqua arriverà sempre meno spesso e in modo sempre più violento. L’alternanza tra lunghi periodi di siccità e precipitazioni intense e improvvise metterà in crisi il territorio. Il terreno, arido e compatto, non riuscirà ad assorbire l’acqua, aumentando il rischio di frane e inondazioni. Oggi oltre seimila chilometri quadrati sono già classificati come zone a rischio dissesto, mentre più di ottocento chilometri quadrati potrebbero essere travolti da alluvioni improvvise. Il paesaggio della Sardegna sta diventando sempre più instabile e vulnerabile.

Incendi più frequenti e danni irreversibili

Meno pioggia e temperature più alte significano stagioni degli incendi sempre più lunghe e intense. Ogni estate, ettari di macchia mediterranea vengono divorati dalle fiamme, con danni che richiederanno anni per essere recuperati. Gli ecosistemi si trasformano, il suolo si impoverisce, le risorse naturali si riducono. Ogni incendio non è solo una perdita ambientale, ma anche economica e sociale.

Agricoltura e turismo sotto pressione

La crisi climatica sta già colpendo settori chiave come l’agricoltura e la pastorizia. L’aumento delle temperature e la scarsità d’acqua mettono in ginocchio le aziende agricole e zootecniche, rendendo sempre più difficile la produzione di cibo e il mantenimento del paesaggio rurale. Anche il turismo, pilastro dell’economia sarda, dovrà fare i conti con estati più torride e un ambiente naturale sempre più fragile.

Un’isola che deve scegliere

I dati parlano chiaro e il cambiamento è già in atto. Il clima della Sardegna non è più quello di qualche decennio fa e nei prossimi anni il processo accelererà. La domanda non è più se il cambiamento climatico colpirà l’isola, ma quanto saremo pronti ad affrontarlo.

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