Il coraggio di inseguire i propri sogni: la cantautrice cagliaritana Linda Trinchillo si racconta
Cantautrice, artista di strada e scrittrice: Linda Trinchillo, 33 anni, cagliaritana, ha trasformato la passione per la musica, nella sua vita. Dopo aver lasciato il suo lavoro a tempo indeterminato, ha intrapreso un percorso tra musica, scrittura e coraggio, fondando la sua band NineTEENspirits, pubblicando un romanzo e incidendo il suo primo album a Bruxelles.
Come ti sei avvicinata al mondo musicale?
Diciamo che io mi sono avvicinata al canto frequentando la mia parrocchia da bambina, perché mia nonna cantava nel coro della chiesa e quindi ho cominciato anche io ad andare a seguire le lezioni del coro e ogni tanto a cantare in chiesa. Poi da lì, appena ho avuto la possibilità di prendere anche io ho lezioni di canto private, ho cominciato a studiare canto moderno. Successivamente, sempre nell'ambito della chiesa e dell'oratorio, alcuni amici mi hanno insegnato un po’ a suonare la chitarra e da quel momento, quindi più o meno dai miei 12 anni, ho cominciato a scrivere le prime canzoni un po’ per gioco e questo è stato l'approccio iniziale.
Rientro a Cabras dopo 150 anni: l’Inghilterra riconsegna i reperti di Tharros
Dopo più di un secolo e mezzo, 275 reperti archeologici trovati a Tharros nell’Ottocento torneranno in Sardegna. Il Ministero della Cultura ha dato il via libera all’accordo che prevede il rientro dei materiali dal Brighton & Hove Museum, in Inghilterra, al Museo civico di Cabras.
Si tratta di frammenti ceramici, elementi decorativi, oggetti votivi e parti architettoniche raccolti tra il 1861 e il 1874, quando le prime campagne di scavo a Tharros portarono alla dispersione di moltissimi reperti in tutta Europa. In quegli anni, senza leggi che tutelassero i beni archeologici, molti materiali finirono nei musei stranieri: oltre a Brighton, anche a Londra, Parigi, Berlino e Copenaghen.
Cagliari, in via Alghero i Perez subentrano ai Ruggieri: accordo tra due famiglie storiche del commercio
Dopo quasi 140 anni di attività, le storiche vetrine della famiglia Ruggieri passano ora nelle mani dei Perez. Un’operazione che segna non solo la fine di un capitolo imprenditoriale, ma anche l’unione di due delle più antiche genealogie del commercio cittadino. Da oggi, sotto l’insegna Atelier1886, il testimone passa nelle mani di Patrizia Perez, erede di una dinastia che ha attraversato generazioni e cambiamenti profondi nel tessuto commerciale di Cagliari.
DICE MONTALBANO. I processi evolutivi dei popoli sardi
Nei secoli, la civiltà nuragica si è sviluppata come una pianta forte e ben radicata, crescendo in modo autonomo. Tuttavia, questo processo è stato anche influenzato da continui mutamenti e acquisizioni, alcuni derivanti da elaborazioni interne, altri frutto di contatti e scambi con genti di altre regioni. Le fonti letterarie antiche indicano diverse aree come stimoli per l’origine e lo sviluppo della civiltà nuragica: la regione iberica, quella egea, e più tardi, Creta e la Grecia micenea.
Dai dati attualmente disponibili, l’architettura dei primi nuraghi sardi non trova riscontro nelle regioni tirreniche, dove non sono conosciute né fortificazioni né sepolcri megalitici simili a quelli sardi. Tuttavia, i contatti attraverso la Corsica devono essere stati frequenti, come suggeriscono le somiglianze nelle tecniche ceramiche e metallurgiche. La situazione dei rapporti con la Corsica e le Baleari appare articolata, come evidenziato dalle testimonianze architettoniche.
All’inizio della civiltà nuragica, la Corsica meridionale e Minorca sembrano essere legate alla Sardegna da un rapporto speciale perché condividendo strutture megalitiche simili: nuraghi in Sardegna, torri in Corsica e talajots a Minorca. Più avanti, nel XIII a.C., in Corsica si svilupparono edifici con torri circolari a più piani, caratterizzate da una volta slanciata e di sezione ogivale, come si può dedurre dall’accuratezza delle tecniche costruttive e dall’aggetto delle strutture.
Forza Italia regionale: «Il Salva Casa ferma la crescita e cancella l’incremento delle cubature alberghiere»
Per Forza Italia il DL 83, approvato dalla Regione e ribattezzato “Salva Casa”, non salva nulla. «È una riesumazione dell’immobilismo targato Piano Paesaggistico Regionale 2004», attaccano i consiglieri azzurri, che accusano la maggioranza di ignorare «vent’anni di tentativi, a volte maldestri ma spesso coraggiosi, di riconsegnare ai sardi il diritto di legiferare in casa propria».
Nel mirino l’articolo 27, che secondo FI rappresenta «una forzatura istituzionale» e «un inganno»: di fatto — sostengono — sovverte lo Statuto speciale, due DPR e tre sentenze della Corte Costituzionale, imponendo una modifica surrettizia senza il necessario voto dei due terzi dell’Aula.
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