Cieli sardi, 10 luglio: attività aerea militare su larga scala. Ma il Ministero l’ha tenuta nascosta
Lo scorso 10 luglio, almeno quattro velivoli dell’Aeronautica militare italiana hanno compiuto un’operazione complessa tra la Sardegna e la terraferma, nello spazio aereo del Tirreno centrale. A rilevarlo è la testata specializzata Itamilradar, che ha tracciato in tempo reale le rotte e le attività dei mezzi coinvolti.
L’azione ha visto in volo un Gulfstream E550 CAEW, radar volante per la sorveglianza e il controllo aereo, un KC-767A per il rifornimento in volo, un ATR P-72A dedicato alla ricognizione marittima, e un quarto assetto identificato con il callsign Dagger47, probabilmente impegnato in operazioni ISR (Intelligence, Surveillance & Reconnaissance). I velivoli hanno eseguito manovre coordinate, seguendo rotte ripetitive e sovrapposte compatibili con una missione integrata.
DICE MONTALBANO. Le Domus de Janas sono patrimonio dell'umanità
Così è stato deciso dal comitato Unesco riunito a Parigi che ha riconosciuto l’eccezionale valore universale delle tombe sarde scavate nella roccia dal Neolitico Medio, oltre 6000 anni fa.
Le pratiche funerarie e le credenze religiose delle comunità sarde dell'epoca sono testimoniate da questi articolati sepolcri, spesso decorati con pitture e sculture simboliche incise o in rilievo.
Le domus de janas rappresentano la più estesa manifestazione di architettura funeraria ipogea del Mediterraneo centrale e occidentale.
Il loro utilizzo continua fino alla civiltà nuragica, quando vengono progressivamente sostituite dalle tombe di giganti, queste ultime costruite anziché scavate.
Domani 13 luglio a Costa Rei gli Appuntamenti Lussiani: parole, memoria e teatro con Medas e Cugusi
Nel cuore dell’estate, Costa Rei ospita uno degli appuntamenti più significativi dedicati alla memoria di Emilio Lussu, a cinquant’anni dalla sua scomparsa. La rassegna Appuntamenti Lussiani fa tappa domani, domenica 13 luglio in Piazza Italia, con una serata che unisce dibattito, letteratura e narrazione scenica.
Protagonista dell’incontro sarà Gianluca Medas, autore del romanzo Emilio Lussu – Il cavaliere indomito, da cui verranno tratte le letture teatrali previste nel programma. A dialogare con lui, Claudio Cugusi del Centro Studi Emilio Lussu, che modererà il confronto sul pensiero e sul contesto storico del leader antifascista.
L’evento è promosso dalla Regione in collaborazione con Figli d’Arte Medas e il Centro Studi Emilio Lussu, ed è parte del calendario ufficiale dedicato al politico-intellettuale sardo, tra i fondatori del Partito Sardo d’Azione e figura centrale della Resistenza. Un’occasione per rileggere, tra parole e teatro, l’attualità di un’eredità ancora viva.
Talanas (Forza Italia): “Bilancio in ordine? Ma la Regione non spende”
«Il parere della Corte dei conti necessita di maggiore prudenza e minore clamore trionfalistico da parte della maggioranza. Sarebbe stato imbarazzante il contrario, dal punto di vista contabile. Ma il punto non è questo: la Regione è ferma. Tre miliardi e mezzo bloccati nelle casse non sono un successo, sono uno schiaffo ai cittadini sardi». Così Giuseppe Talanas, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Bilancio, interviene sul giudizio di parificazione espresso il 10 luglio dalla Corte dei conti sul rendiconto generale della Regione per il 2023.
Il documento ha confermato l’equilibrio dei conti, ma ha anche messo in evidenza le difficoltà della macchina amministrativa nel trasformare le risorse in interventi. Ed è proprio su questo punto che Talanas insiste: «È fuorviante accogliere con entusiasmo un giudizio che, invece, elenca criticità molto gravi: trasporti, sanità, politiche per l’occupazione. E soprattutto una capacità di spesa che rimane drammaticamente bassa. Come possiamo parlare di promozione, se la Regione non riesce a immettere liquidità nel sistema economico?».
DICE MONTALBANO: I Giganti un tempo vivevano in Sardegna: cosa c’è di vero?
Anche in Sardegna, come in molte altre culture del mondo, esistono leggende che parlano di giganti vissuti in tempi antichi. L’origine di questi racconti è certamente complessa e molteplice, ma in molti casi sembra derivare da errate interpretazioni di ritrovamenti ossei di grandi animali, anche fossili, da parte di persone prive di conoscenze anatomiche.
È facile che queste suggestioni si trasformino in teorie fantasiose, che spaziano da antiche civiltà aliene fino a improbabili riferimenti ai testi sacri. Basti pensare alla leggenda dei Ciclopi e di Polifemo, nata a seguito del ritrovamento, in epoca antica, di crani fossili di elefanti nani in alcune grotte della Sicilia. L’ampia cavità frontale di questi crani, dove si inseriva la proboscide, poteva facilmente essere scambiata per un'enorme orbita oculare.
Simili equivoci si sono verificati anche in Sardegna. Qui, infatti, non mancano racconti e testimonianze che parlano di ossa umane gigantesche, attribuite a esseri straordinari vissuti in un passato misterioso. Tuttavia, ad oggi, non esiste alcuna prova scientifica che dimostri l’esistenza di una popolazione di uomini giganti sull’isola.
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